Road to Qatar #1, Italia-Irlanda del Nord
C’era molta attesa per l’esordio della Nazionale nelle qualificazioni mondiali. Un po’ per capire cosa aspettarsi nel futuro prossimo, un po’ per la speranza dei tifosi di mettersi novanta minuti davanti alla TV a insultare Ventura.
Mancini si affida alla coppia Chiellini-Bonucci, con il primo che ha il compito di marcare l’uomo e il secondo quello di perderlo, mentre davanti Immobile è supportato da Berardi e Insigne, segno che il CT vuole costruire una squadra tecnica ma che segni pochi gol. Parte in panchina Barella, perché nessuno al mondo vuole sentire le lamentele di Conte in caso di infortuni o stanchezza dei suoi.
L’Italia parte forte, è padrona del campo e va in vantaggio dopo quattordici minuti grazie a Florenzi, che gioca da terzino ma agisce da rifinitore per non farci dimenticare che non ha ancora un ruolo, che trova Berardi, bravissimo a superare il portiere con un sinistro da posizione non facile, ossia il sinistro di Berardi. L’italo-calabrese diventa così il primo giocatore a segnare in tre partite di fila sotto la guida di Mancini.
Insigne si cambia spesso di ruolo con i compagni, che infatti a turno sprecano occasioni come fossero l’esterno campano.
L’Irlanda del Nord prova a reagire, ma l’Italia continua a trovare occasioni e solo la sfortuna e il fatto che sia Immobile a dover tirare salvano gli ospiti.
Al trentottesimo minuto sempre Insigne regala un pallone a Immobile, che tira raso terra sul primo palo e supera Peacock-Farrell. L’attaccante della Lazio non segnava in Nazionale da quasi due anni, probabilmente perché non si era mai trovato davanti a un portiere che non copre il primo palo.
Si va al riposo sul due a zero e l’impressione che l’Italia potrebbe vincere anche giocando in inferiorità numerica. Impressione che trova riscontro quando le telecamere inquadrano per la prima volta Pellegrini mentre esce dal campo con i compagni.
Al rientro in campo, gli ospiti cercano di essere più aggressivi e vanno vicinissimi al gol quando Locatelli sbaglia un retropassaggio e Donnarumma deve salvare due volte su White e Smith. Grandissimo miracolo di Donnarumma, che ci salva dagli sproloqui di Caressa sulla costruzione dal basso.
La partita finisce praticamente qui, con entrambe le formazioni impegnate a riaprire la partita.
Nel finale, Mancini inserisce Chiesa, Grifo e Pessina, che in tutto il mondo sono Chiesa, Grifo e Pessina mentre in Italia sono il giovane Chiesa, il giovane Grifo e il giovane Pessina.
Il risultato è l’ultima occasione per gli ospiti, che sprecano con McNair da ottima posizione. L’italia non subisce gol da trecento minuti, un record negli ultimi trecento minuti della gestione Mancini.
Lunedì la Nazionale affronterà la Bulgaria e Mancini dovrà rivedere la squadra per evitare che si ripeta una prestazione come quella del secondo tempo. E intendiamo il secondo tempo di Italia-Svezia del 2017.
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