Mondiali di biathlon 2024 – Pagelle
Si sono conclusi ieri i mondiali 2024 della più spettacolare delle discipline invernali, se si esclude il calciomercato della Salernitana.
Ecco le nostre pagelle.
***
10 – Julia Simon, Justine Braisaz-Bouchet, Lou Jeanmonnot
La Francia, Paese mal visto da mezza Europa sconvolto da disordini interni e feroci tensioni sociali, è ai piedi di giovani ragazze con la carabina che sventolano la bandiera tricolore. Uhm, dove ho già visto questa scena?
9 – Lisa Vittozzi
Esce dal mondiale con un oro, tre argenti e una condizione superlativa, con l’obiettivo di conquistare la coppa del mondo e la possibilità di rifiutare un invito a Sanremo 2025.
8 – Tarjei Bø
Se davvero queste saranno le sue ultime gare, la Norvegia nella prossima stagione dovrà fare a meno di un elemento essenziale per l’equilibrio interno di una squadra che funziona: la spalla comica.
7 – I Paesi baltici
La staffetta femminile estone sfiora uno storico podio e il lettone Rastorgujevs conquista un prezioso argento grazie a ottime prove al poligono: soldi ben spesi, quelli della Nato.
6 – Tommaso Giacomel
Al mondiale ha avuto un rendimento inferiore alle attese, ma nella staffetta singola mista riesce comunque a conquistare un prezioso argento sfruttando le sue armi migliori: un buon passo sugli sci, un poligono in piedi rapidissimo, Vittozzi a dargli il cambio.
5 – Vanessa Voigt
La tedesca è forse la migliore tiratrice del circuito femminile; ma, con quei tempi di rilascio colpi, a fine gara invece di darle una medaglia le fanno scegliere un peluche.
8,5 – Johannes Thingnes Bø
No niente, scusate: è che una classifica sul biathlon non pare verosimile se il fuoriclasse norvegese non si piazza davanti al fratello maggiore.
4 – Ingrid Landmark Tandrevold
La leader di coppa del mondo è apparsa fuori forma e decisamente fallosa al poligono, tanto che durante gli allenamenti le compagne di squadra indossavano il giubbotto antiproiettile.
3 – Le staffette azzurre
Sono partite con grandi speranze, perché le donne erano campionesse mondiali uscenti e gli uomini venivano da due podi consecutivi in coppa del mondo; e in effetti, tra i Paesi di vertice, l’Italia è quello che ha mostrato maggior costanza di rendimento tra i due quartetti.
2 – Vetle Sjåstad Christiansen
Con l’ultimo, sciagurato poligono della staffetta maschile entra contemporaneamente nella storia dello sport svedese e nell’immaginario blasfemo del black metal norvegese.
1 – La neve di Nové Město na Moravě
I tracciati di gara al limite del praticabile hanno costretto gli skiman a continui straordinari, tant’è vero che prima delle ultime gare c’è chi giura di aver visto alcuni di loro iniettarsi la sciolina direttamente nelle vene.
0 – 20 km maschile
Particolarmente significativa in questo senso l’anomala gara sulla lunga distanza, dominata dai fratelli Bø davanti a un commovente Gregorio Paltrinieri.
La redazione di Unfair Play, contro lo sport più ostinato.
- Google+
- Wordpress