La rosa

I membri di Unfair Play, il collettivo umoristico nato per giustificare con mogli e fidanzate interi weekend passati sul divano a guardare partite.

Nasce nel luglio del 1980, provocando il boicottaggio statunitense alle Olimpiadi di Mosca. Appassionato di vari sport, ama soprattutto il bel calcio, ma segue anche il campionato italiano. Ha creato Unfair Play per realizzare quello per cui ha studiato tanti anni: fare altro al posto di lavorare.

(Roma, ’ 8): Gioco a poker e a tennis. Nel tennis l’importante è avere una tecnica per arrivare freschi alla fine del match; la mia è annullare il match. Nel poker invece l’importante è sapere quando è il momento di smettere di giocare. Io smetto quando sento gli strozzini che mi sparano sulle finestre.

Ama il calcio ma non disdegna altri sport, a patto che vi sia un pallone e una regola che vieti di toccarlo con le mani. Nostalgico, ripensa spesso a quando c’era lui e i gol arrivavano in orario. Batistuta, s’intende.

Da ragazzino era chiamato “il Fenomeno”, poi “Nadal”, a causa dei risultati delle tac al ginocchio.
Adesso segue il campionato di calcio. Ma non è Varriale.
Come tutti i vecchi, corre per sentirsi giovane.

Dello sport ama la sfida, la competizione, il dover dare tutto fino all’ultimo. Certo, può essere faticoso, ma a quel punto cambia canale.

Giovane promessa del curling, ha abbandonato l’attività sportiva dopo aver abbracciato il “borotalchesimo” religione che impedisce qualsiasi forma di sudorazione.

Risiede nelle valli del Comasco, dove fin da bambino scopre di essere capace di far ridere occupandosi di calcio. Ha praticato anche nuoto e karate, acquisendo abilità utili per Dungeon & Dragons. Appassionato di ciclismo e di sport invernali, è entrato nella redazione di Unfair play nascondendo la cosa.

Nasce nel regno di Massimo Palanca, da cui eredita il piede destro. Classe 1990, è appena uscito da una relazione tormentata con il 3-5-2. Ama il calcio e il wrestling ma gli piacciono anche sport non predeterminati.

Alla domanda su chi ha ispirato maggiormente la sua giovinezza risponde con Michael Jordan, Wayne Rainey e Gilles Villeneuve, ma solo perché Moana ci ha lasciato troppo presto. Nel 2008 ottenne il giro veloce sul circuito Ikea in 4’ e 32’’, sostenuto dagli applausi scroscianti dei presenti e dagli insulti della moglie.

Nasce a Teramo dove presto scopre che se paghi conservi la categoria, sia nel basket che nel calcio. Ricorda Gascoigne ma solo quando beve poco. Spera un giorno di vedere il tressette alle Olimpiadi.

Talento sportivo multiforme, anni fa fu premiato come miglior giocatore di un importante torneo di calcetto. E nemmeno partecipava! Passa gran parte del suo tempo su youporn, categoria Kevin Durant.

Ringraziamenti speciali a SatirSfaction, Sciscia e Matness che hanno fatto a lungo parte del gruppo e a Edamamma che ci ha disegnato il logo pur di essere lasciata in pace.

Per chi non potesse seguirci tramite i social è nato "Unfair Play - Il canale Telegram più ostinato": t.me/unfairplay
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