Mondiali di scherma 2022

Si assegnano oggi le prime medaglie dei mondiali di scherma del Cairo, in Egitto. Vi aiutiamo a conoscere regole e curiosità delle diverse armi di questa nobile disciplina, che rimangono tre perché la Federazione internazionale ha negato al Paese ospitante il permesso di introdurre la variante locale: quella in cui vince chi estrae più organi all’avversario.

 

FIORETTO

Il fioretto è ritenuta l’arma più adatta per imparare le azioni fondamentali, tanto che i più piccoli iniziano spesso con questa, soprattutto in quaresima.

Viene utilizzato in allenamento per lo sviluppo della tecnica esecutiva, almeno finché non si rompono i coglioni tutti e alla fine l’allenatore tira fuori il pallone.

Il fioretto è un’arma volta alla ricerca del singolo colpo decisivo, pertanto il bersaglio valido è limitato al tronco, sede degli organi vitali, anche perché più in basso in genere basta una ginocchiata.

In caso di stoccata contemporanea, l’arbitro applica la “convenzione”, regola che dà ragione a chi attacca per primo, o chi para e risponde, o chi ha l’arma “in linea”, e comunque a una moglie.

La regola della convenzione porta spesso a situazioni confuse per chi osserva le gare: nel dubbio gli arbitri assegnano il punto all’atleta che urla più forte togliendosi la maschera.

 

I grandi nomi

La fuoriclasse Inna Deriglazova, due volte campionessa olimpica e sei iridata, non potrà difendere il suo titolo a causa di un attacco in bersaglio non valido. L’Ucraina.
Largo spazio dunque alle italiane, in primis alla fortissima Alice Volpi, che può conquistare l’affetto di tutti gli italiani, soprattutto perché con la maschera non si vede che è di colore.

 

SPADA

Disciplina di origine antichissima, simula i duelli al primo sangue in cui si deve evitare di essere colpiti dalla punta avversaria facendo ricorso ad astuzia, movimenti rapidi e, in tempi più recenti, zampironi.

Con la spada si può colpire tutto il corpo, ma in genere si comincia dall’incavo del gomito.

Il punto va a chi tocca per primo l’avversario, il che ne fa la disciplina preferita dagli allievi di Pai Mei. In caso di colpo contemporaneo si assegna il cosiddetto punto doppio: la situazione di parità rimane, ma l’agonia degli spettatori può terminare prima.

L’assenza di convenzione può essere considerata un retaggio dei secoli passati: va tenuto presente che nel medioevo senza luci colorate non si capiva un cazzo.

Curiosità: dall’utilizzo della spada nei duelli al primo sangue deriva il colore bianco delle moderne divise, ancora estremamente funzionali, soprattutto con il covid.

 

I grandi nomi

La gara maschile sembra molto aperta, soprattutto dopo l’esclusione per minacce agli avversari di Inigo Montoya.
In campo femminile
in gara c’è Rossella Fiamingo e la speranza è che davvero tutto quello che Paltrinieri tocca si trasforma in oro.

 

SCIABOLA

La sciabola è un’arma che deriva dall’equipaggiamento dei cavalieri, che in groppa ai cavalli colpivano la fanteria avversaria con movimenti ampi e possibilmente a elle.

Con la sciabola si può colpire di punta, di taglio e di controtaglio e a fine assalto è d’uso mostrare la nuca all’avversario con uno specchietto e chiedere se vada bene così.

Per gli sciabolatori conta la parte alta del corpo, come dimostrato da Aldo Montano con Manuela Arcuri e Antonella Mosetti. Sono infatti considerati bersaglio valido il tronco, la testa, le braccia; ma non le mani: particolare questo che rende la sciabola la disciplina preferita dagli jedi.

Arma dinamica e spettacolare, la sciabola richiede forza nelle gambe e al tempo stesso sensibilità (mai sentito parlare di “sciabolata morbida”? ); ma soprattutto richiede di conoscere a memoria le risposte agli insulti dei pirati avversari.

Anche per la sciabola vale la convenzione, dal momento che non è facile risolvere le situazioni dubbie da quando sulle pedane hanno vietato le uniformi degli ussari.

La sciabola è molto divertente da guardare, soprattutto se il sommelier non è molto esperto.

 

I grandi nomi

Occhi puntati su Ol’ha Charlan, fuoriclasse ucraina che porterà sulla pedana del Cairo la sua commovente storia umana: è possibile mantenersi in forma anche se la famiglia del tuo ragazzo è pugliese.
Impossibile non citare poi Áron Szilágyi, tre volte oro olimpico, sciabolatore sopraffino: da buon ungherese, può affettare un salame in due secondi e trentacinque.

 

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