Road to Istanbul #26, Lazio-Bayern Monaco
Per il primo turno ad eliminazione diretta, in casa della Lazio arriva il Bayern Monaco campione di tutto con Inzaghi che nel prepartita è stato molto chiaro: “Dai che è la penultima”.
Bayern con soli sei uomini in panchina mentre la Lazio deve fare i conti con l’assenza di due difensori. Ma questo succede dai tempi di Nesta e Stam.
Dopo una fase iniziale di 8 minuti che più che di studio sono di ripasso, il Bayern va in vantaggio grazie a Musacchio che serve Lewandowski e si aggiudica la prestigiosa scarpa di gesso. La Lazio prova subito a reagire, se si può definire “reagire” tirare di piatto da fuori area a Neuer e quando invece prova a entrare, Milinkovic viene steso ma il Var israeliano non interviene rivendicando la proprietà di quella striscia di terra.
Dal 20esimo in poi per il Bayern è tutto talmente facile che all’Olimpico arrivano le mete di Musiala e Sané che sfruttano le difficoltà di placcaggio di Patric mandando le squadre al pub a bere una birra.
In avvio di ripresa Acerbi dimostra subito la diversa levatura rispetto ai compagni di reparto, appoggiando direttamente in rete senza passarla: 0-4.
Proprio mentre nell’altra metà di Roma iniziano le equazioni tra minuti passati e gol subiti, Correa accorcia le distanze: ora tra le due squadre ci sono solo 3 anni luce.
Il Bayern controlla il risultato e la Lazio non riesce a segnare condannandosi a un match di ritorno dove probabilmente troveranno spazio quelli che si sono visti di meno: Luis Alberto e Immobile.
Per i ragazzi di Simone Inzaghi è una serata comunque da ricordare come traguardo per il percorso fatto in questi anni, per aver mantenuto il primato cittadino e perché tutto sommato le speranze di qualificazione sono le stesse che c’erano prima della partita.
La redazione di Unfair Play, contro lo sport più ostinato.
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