Road to Istanbul #16, Liverpool-Atalanta
È una partita decisiva per l’Atalanta: vincere vorrebbe dire sperare ancora nella qualificazione agli ottavi; perdere vorrebbe dire essere paragonati all’Inter.
Gasperini si presenta ad Anfield schierando due falsi nove. La notizia è che nessuno dei due è Zapata di questo periodo.
Il Liverpool scende in campo con una formazione piena di riserve a causa degli infortuni di Van Dijk, Alexander-Arnold, Henderson, Gomez e Oxlade-Chamberlain. Klopp decide quindi di tenere fuori anche Jota, Firmino e Robertson per portare all’estremo il concetto di “non dare punti di riferimento”.
L’Atalanta parte benissimo e non si fa intimorire dall’atmosfera di Anfield, anche perché in questo periodo è identica a quella dello stadio dell’Udinese. Gomez corre per tutto il campo per evitare che un non argentino possa giocare la palla nel giorno della morte di Maradona.
Ilicic è ancora lontano dalla sua miglior versione, ma almeno ha rimparato a colpire la palla in corsa, e impensierisce subito i raccattapalle con un tiro che finisce alto. Il Liverpool non riesce a trovare continuità nella manovra e subisce il pressing dei bergamaschi che recuperano facilmente palla e impegnano Allison con continue rimesse dal fondo.
Al 60’, gli ospiti passano con Ilicic, che non viene marcato da Tsimikas e può spingere in rete il bel cross di – indovinate – Gomez.
Klopp allora inserisce Firmino, Jota, Fabinho e Robertson ma è ancora l’Atalanta a trovare il gol grazie a Gasperini che non inserisce Zapata.
Con questa vittoria, l’Atalanta è sicura almeno di giocare l’Europa League, che è come dire a Ilicic “Vabbè, almeno quest’anno un gol l’hai fatto”.
La redazione di Unfair Play, contro lo sport più ostinato.
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