È andata
Per lo scudetto sarà scontro a due tra Juventus e Roma, molto rinforzate rispetto alla passata stagione: i bianconeri hanno trovato in Romulo il perfetto sostituto di Pepe in infermeria, mentre i giallorossi con Iturbe hanno colmato per soli 22 milioni più bonus la lacuna di vice Florenzi, a sua volta vice Ljajic. Dopo 19 gare, le due squadre sono separate da 5 punti e lo scontro diretto è stata la partita più discussa del girone d’andata, causando numerose polemiche, un’interrogazione parlamentare, una risoluzione Onu e una serie di veementi tweet di Gasparri.
La lotta per il terzo posto è così equilibrata e di livello da coinvolgere una decina di squadre di A, qualcuna di B e svariati oratori. La più seria candidata per la Champions pare ancora essere il Napoli, sempre che non venga approvata la direttiva Ue contro le seconde maglie di merda. Bene le squadre di Genova, che hanno sorpreso molti, soprattutto Ferrero, che non aveva la minima idea che la Sampdoria fosse di lì. Hanno invece deluso le milanesi: il Milan ha patito il fatto di avere l’unico attaccante prolifico seduto in panchina con giacca e cravatta, all’Inter non ha pagato la scelta di posticipare il mercato estivo di sei mesi. I nerazzurri hanno esonerato Mazzarri e preso Mancini, per dimostrare di poter andare altrettanto male, spendendo il triplo.
Per cercare di invertire la rotta hanno cambiato guida tecnica anche due delle ultime tre squadre in classifica (Cagliari e Cesena), mentre a Parma ad andarsene è stato addirittura il presidente. In Sardegna è arrivato puntuale l’esonero di Zeman, ma la vittoria a San Siro con l’Inter gli permetterà di essere chiamato maestro per altri 4-5 anni. Il primo cambio in panchina in ordine di tempo è stato però quello del Chievo, che ha cacciato Corini per prendere la sua controfigura Maran, già utilizzato in precedenza per le scene pericolose.
La classifica marcatori è comandata da Tevez, che con le sue magliette di esultanza ha finito il Tuttocittà di Buenos Aires. Nei primi posti ci sono così tanti argentini che il CT Conte passa il tempo a ricostruire alberi genealogici alla ricerca di parenti italiani. Il nostro miglior marcatore è infatti Di Natale, il che ci fa ben sperare in caso di Mondiali, ma solo se fossero della terza età.
Nasce nel luglio del 1980, provocando il boicottaggio statunitense alle Olimpiadi di Mosca. Appassionato di vari sport, ama soprattutto il bel calcio, ma segue anche il campionato italiano. Ha creato Unfair Play per realizzare quello per cui ha studiato tanti anni: fare altro al posto di lavorare.
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