Brasile-Svizzera – La cronaca

Brasile e Svizzera si trovano di fronte nella più classica delle antitesi.
Impegno da non sottovalutare per i verdeoro: per dire quanto gli svizzeri siano rognosi in marcatura, prima della partita il loro bus ha tamponato una macchina della polizia qatariota.
Tite deve rinunciare a Neymar, colpito forte alla caviglia e costretto a simulare un forte dolore con le infermiere per avere una porzione doppia di arrosto.
Murat Yakin risponde con un 4-4-1-1 col solo Embolo in attacco, non essendoci in rosa attaccanti nati in Brasile. Shaqiri è in panchina: al suo posto Rieder, che vince il ballottaggio con Castolo e Minanda.
Dopo una fase di studio, al decimo si fa vedere la Svizzera, ma Widmer perde il momento buono perché, indeciso sul da farsi, finisce per indire un referendum.
Col passare dei minuti sale però la pressione dei verdeoro che, vedendo lo stesso Widmer in difficoltà, tendono a spingere sulla sinistra, nonostante sia la fascia di Alex Sandro.
Thiago Silva ha buon gioco a tenere in ordine la difesa contro le sporadiche iniziative elvetiche, anche perché gli svizzeri lasciano sempre tutto pulito.
Al 27° Vinicius si ritrova a tu per tu con Sommer, ma il portiere è abile a sbarragli la porta ricordandogli che in Svizzera sono passate le 17 e a quest’ora ormai è tutto chiuso. Si tratta dell’unica vera occasione del primo tempo, perché i rossocrociati lasciano poco spazio alla manovra degli avversari, che si risolve in un possesso di palla sterile – che poi è come in Brasile apostrofano ora Ronaldo.
Nell’intervallo Tite sostituisce Lucas Paquetá con Rodrigo, ma l’andamento della partita non sembra cambiare: è anzi la Svizzera a spingersi avanti, finanche entrando nell’area avversaria – e fate conto che sono fuori perfino dall’Onu.
Una sanguinosa palla persa lancia però Vinicius verso il gol del vantaggio, annullato però tra le proteste di mezzo Brasile – quello che non sta protestando per l’elezione di Lula.
I verdeoro aumentano il ritmo, anche perché bisogna cominciare a mettersi in forma per il carnevale; e finalmente passano all’83° con un esterno di Casemiro che fa esplodere i tifosi allo stadio, segno che anche i figuranti qatarioti sanno riconoscere un bel gol.
Ormai i brasiliani giocano sul velluto: all’87° Sommer nega loro il raddoppio, poi nel recupero si lasciano andare alle solite giocate leziose, tranquilli del fatto che, anche dovesse ripartire in contropiede, la Svizzera davanti ora ha Seferovic.
Finisce 1-0: il Brasile si qualifica agli ottavi, mentre la Svizzera ora può gestire due risultati su tre contro la Serbia, che però giocherà col dente avvelenato. Come sempre, quando si trova di fronte una squadra piena di albanesi.
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