Road to Istanbul #13, Lazio-Zenit
Reduce dalle polemiche che continuano a tormentarla, con Luis Alberto che dopo aver criticato l’aereo ha indossato la fascia da capitano e Hoedt che dopo aver pubblicato il video dell’atterraggio parte titolare, la Lazio affronta lo Zenit dovendo rinunciare a Milinkovic (Covid19) e Vavro (Non è stato inserito nella lista Champions perché è stato visto mentre aiutava un’anziana ad attraversare la strada).
Gli uomini di Inzaghi partono subito forte e dopo pochi minuti Immobile segna il gol del vantaggio infilando il pallone sotto al setto.
La Lazio controlla il gioco e trova il raddoppio con un destro di capitan Parolo, che dopo le esperienze a Cesena e Parma dimostra che si può essere di terza mano, con più di trent’anni ma ancora perfettamente in grado di far volare la squadra.
La perturbazione però non si fa attendere, Dzyuba controlla in area, si gira e accorcia le distanze dimostrando che non è una sega.
Prima dell’intervallo i biancocelesti falliscono i colpi del KO con Luis Alberto, Parolo e Lazzari che ci tengono a tenere in bilico la partita e in preallarme Caicedo.
Non è dello stesso avviso Immobile che a inizio ripresa si procura e trasforma il rigore che vale il 3-1, la prima doppietta in Champions League e la media di un gol ogni 40 minuti: la stessa dei tamponi.
La Lazio controlla bene la partita e porta a casa un risultato importante che le permette di guardare con ottimismo alla prossima trasferta, anche perché il 2 dicembre è previsto sole sull’aeroporto di Dortmund.
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