Road to Istanbul #2, Lazio-Borussia Dortmund

La Lazio torna nella massima competizione (che no, non è la Coppa Italia) dopo 13 lunghi anni di attesa. Gli uomini di Inzaghi sono chiamati a riscattare un deludente finale di stagione, un deludente calciomercato, una deludente seconda maglia e un deludente avvio di stagione.

Pronti via e al sesto la Lazio passa grazie al peggior acquisto della storia del Borussia Dortmund e anche all’unico che poi non sia finito al Bayern Monaco. Con questa rete Immobile raggiunge Beppe Signori che poi si consolerà con l’over 1,5 primo tempo.

La Lazio è pulita e ordinata e sembra controllare bene, Lotito ci tiene molto a queste cose, e al 21esimo trova il raddoppio grazie a un raro calcio d’angolo di Luis Alberto che non faccia bestemmiare tutti gli altri accorsi in area.

Nella ripresa il Dortmund si riorganizza togliendo un ragazzino per mettere un giovanotto mentre Inzaghi prova a photoshoppare Hoedt su Luis Felipe e inserisce Akpa Akpro e Muriqi.

Al 26esimo i tedeschi accorciano con il gol di Håland che avevamo messo già in conto tutti quanti. Il norvegese è servito da Giovanni Reyna che gli aveva dato la sua parola.

Al 31esimo invece il gol che non ti aspetti e che chiude la gara: Luis Alberto lancia Immobile che mette al centro per la rete dell’accorrente Akpa Akpro. L’ivoriano segna all’esordio in Champions a dimostrazione del fatto che per esplodere basta che non ti alleni Ventura.

Nel finale la Lazio amministra il risultato e Inzaghi ne approfitta per fare esperimenti: provare Parolo nel suo ruolo.

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