Road to Berlin #3, Croazia-Italia
L’Italia si gioca il passaggio agli ottavi di finale contro la Croazia e Spalletti cambia le carte in tavola, schierando la squadra con un centrocampo a 5 per ingabbiare i croati e un attacco Retegui-Raspadori per impietosirli.
Come da tradizione ormai, gli Azzurri rischiano di prendere gol in avvio: gran sinistro di Sucic e fantastica parata di Donnarumma, ormai così impegnato da pretendere un ritocco dell’ingaggio anche in Nazionale.
L’Italia reagisce e va vicina al vantaggio con un colpo di testa di Retegui uscito di poco e uno di Bastoni, parato da Livakovic. Due occasioni sprecate ma sarebbe ingiusto incolpare un calciatore così poco abituato a segnare. O Bastoni.
Nella ripresa Spalletti inserisce Frattesi per Pellegrini e l’interista sfrutta subito la sua bravura negli inserimenti, entrando negli insulti dei tifosi dopo il tocco di mano che provoca il rigore per la Croazia.
Donnarumma para il tiro di Modric e dopo neanche un minuto fa un altro miracolo su Budimir, venendo però battuto da Modric, a dimostrazione che nella finale contro l’Inghilterra non esultò per poca fiducia nei suoi difensori.
Spalletti corre ai ripari inserendo Chiesa, Scamacca, Fagioli e Zaccagni, schierando la squadra con un super offensivo 4-Perl’amodiDiosegnate.
L’Italia ha un paio di occasioni ma non trova la rete: tutto sembra perduto ma al 98esimo Calafiori si invola verso la porta e gli avversari non lo contrastano nella speranza si giri e faccia autogol da centrocampo.
Gran filtrante del difensore del Bologna per Zaccagni che trova uno splendido tiro a giro sul secondo palo, al punto che sugli spalti parte il coro “Il gol di Zaccagni è di Del Pieeeeeroooo”.
Finisce 1-1, con l’Italia che vola agli ottavi di finale dove affronterà quella Svizzera che ha dimostrato nel girone di qualificazione ai Mondiali di sapere come farci male: facendo tirare un rigore a Jorginho.
La redazione di Unfair Play, contro lo sport più ostinato.
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