Road to Istanbul: il racconto di Milan-Inter

Gli occhi del mondo sono su Milano e stavolta non è per rompere i coglioni sul prezzo di una pizza margherita da Cracco: c‘è il derby d’andata della semifinale di Champions League.

Le due squadre arrivano da vittorie convincenti nell’ultimo turno di campionato, ma se l’Inter è a pieno regime, il Milan può recriminare per le pesanti assenze di Leao e Kallon.

I nerazzurri partono fortissimo e nel giro di tre minuti vanno in vantaggio di due gol, grazie alle reti di Dzeko e Mkhitarian, che avvicinano alla finale di Champions sia l’Inter che la Roma.

Inizio da incubo invece per i rossoneri, che dopo aver scampato il 3-0 col palo di Calhanoglu, perdono Bennacer per infortunio sostituendolo con Messias. Forse era meglio il 3-0.

Alla mezz’ora, l’arbitro fischia un calcio di rigore per la squadra di Inzaghi ma, su segnalazione del Var, rivede l’azione notando una sceneggiata di Lautaro che porta alla cancellazione del rigore e alla vittoria di un David di Donatello per l’argentino.

A inizio ripresa, il Milan cerca di scuotersi: Brahim Diaz prova un sinistro a giro che finisce al lato, mentre Messias da ottima posizione prova un sinistro a giro che riesce a far sembrare quello di Diaz precisissimo.

Le emozioni si susseguono (Maignan para su Dzeko, Tonali scheggia il palo, Djokovic starnutisce in tribuna) ma l’ultima occasione arriva sui piedi di Gagliardini, che da ottima posizione preferisce non calciare. E non ce la sentiamo di biasimarlo.

Finisce così 0-2, con l’Inter che fa un passo deciso verso la finale di Champions. Il Milan deve sperare in un miracolo per la partita di ritorno, dove spera però di poter contare su Leao. Che all’andata è stato comunque il migliore in campo dei suoi.

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