Road to Seville #2, Leicester-Napoli
Il Napoli affronta la difficile trasferta di Leicester con una buona e una cattiva notizia: la buona è che mancherà Mario Rui, la cattiva è che al suo posto giocherà Malcuit.
Poche novità di formazione per gli azzurri: Spalletti si è convinto a praticare un turnover moderato il giorno in cui hanno comprato Juan Jesus.
In difesa per il Leicester c’è Castagne, ex dell’Atalanta che gioca con la maschera per un colpo ricevuto al volto. Ma Gasperini pare abbia un alibi.
Ad inizio partita Ospina con un grande intervento salva un gol fatto, si fa male ma evita guai peggiori: l’ingresso di Idasiak. Pochi minuti e il Leicester passa in vantaggio con un gol di Perez. Ora il Napoli dovrà giocare un calcio più offensivo, ma difficilmente gli inglesi capiranno i “vafammocc” di Insigne.
Di Lorenzo non appare a suo agio da terzino sinistro, non essendo mancino. Un po’ come Mario Rui, non essendo un calciatore.
Nel secondo tempo il Leicester raddoppia con Daka, ma il Var annulla perché l’attaccante degli inglesi era un millimetro oltre il meridiano di Greenwich. Sul gol di Barnes invece non si può dire nulla.
Occasioni per Zielinski, Osimhen, Insigne, Lozano, Fabian Ruiz e Malcuit. E, se ne compri almeno tre, un Ounas in omaggio. Il Napoli ha effettuato circa 284 tiri, di cui oltre 280 verso il parcheggio dello stadio.
Osimhen accorcia le distanze e, nel finale, Spalletti effettua i cambi della disperazione: Petagna per provare a trovare un gol e Juan Jesus per provare a subirlo.
Sempre Osimhen fa 2-2 a tre minuti dalla fine. Sotto di due gol, il Napoli con la doppietta del suo centravanti nigeriano riesce a trovare il pareggio ma non il gol della vittoria. D’altronde mica si può giocare sempre contro la Juve.
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