ROAD TO ISTANBUL #28, Real Madrid-Atalanta

Atalanta e Real si ritrovano dopo la partita delle polemiche, anche se comunque molte meno di quelle dopo la sfida con Valencia. Gasperini deve infatti fare a meno di Freuler, che sconta la squalifica, e Hateboer due pedine importantissime del suo scacchiere tattico basato sul non fare giocare Mahele. Il Real ritrova Benzema e Ramos, che avrà il compito di sostituire Casemiro, ossia picchiare senza essere ammonito.

L’Atalanta inizia benissimo e al terzo minuto Muriel crossa e Gosens si traveste da prima punta ma peccato che quella prima punta era Zapata, quindi non riesce a segnare. Passa il tempo e il Real inizia a prendere il controllo della partita: i giocatori dell’Atalanta non riescono più a pungere, mentre gli spagnoli arrivano più facilmente dalle parti di Sportiello, come al ventisettesimo, quando Vinicius semina il panico in area e serve l’intervento di Djimsiti per evitare il peggio, ossia un pallone tirato verso il portiere.

Al trentaquattresimo Sportiello sbaglia in fase di impostazione, dimostrando di essere un giocatore da Juve, regalando la palla a Modric, che mette Benzema nelle condizioni di segnare un gol così facile che probabilmente non avremmo segnato neppure noi. Adesso a Muriel servono due gol per passare il turno.

Il tempo si chiude con un tentativo di Malinovsky, ma il suo tiro da fuori esce senza impensierire Courtois, così come non lo impensierisce Muriel, grazie a una grande chiusura di Makkelie (se aveste qualche dubbio: era l’arbitro).

Nell’intervallo, Gasperini sostituisce Pasalic con Zapata e pochi minuti dopo Gosens per Ilicic lanciando un messaggio chiaro: “PAPU TORNA QUI E NON TI SOSTITUIRÒ MAI PIÙ”.

Al ventesimo, però, un contatto che l’arbitro giudica dentro l’area, i giocatori giudicano dentro l’area, Zidane giudica dentro l’area, Gasperini giudica dentro l’area, i tifosi giudicano dentro l’area, i telespettatori giudicano dentro l’area, Pardo giudica dentro l’area, Bergomi giudica dentro l’area, ma Caressa giudica nel cerchio di centrocampo dà al Real la possibilità di chiuderla su rigore. Segna Ramos, 35 anni e infallibile dl dischetto: è il giocatore giusto per il Milan.

La partita ha poco altro da dire. Per passare il turno l’Atalanta dovrebbe fare tre gol e subito Zapata tira sul portiere da buona posizione ricordandoci perché la partita ha poco altro da dire.
Muriel accorcia su punizione, ma un minuto dopo Asensio chiude definitivamente la partita e accende gli animi di chi può commentare “Asensio tre a uno è finita”.

L’Atalanta può comunque tornare a casa a testa alta a guardare Luna Rossa che può tornare a casa a testa alta a guardare una partita della nazionale di rugby.

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