Mondiali di sci alpino 2021

I MONDIALI DI SCI

Puntuali ogni due anni come il ritorno di Ballardini sulla panchina del Genoa cominciano i mondiali di sci alpino, sicuramente l’evento più atteso di un mese che pure ha avuto le consultazioni di Fico e le semifinali di Coppa Italia.

La rassegna iridata si tiene a Cortina D’Ampezzo, località che nella sua gloriosa storia vanta le immortali imprese di personaggi come Toni Sailer, Lindsey Vonn e Guido Nicheli.

Per parecchi mesi lo svolgimento della rassegna è stato minacciato dalla pandemia; ma per fortuna tutto è andato per il meglio e a partire da domani lunedì 8 febbraio assisteremo sicuramente a un grande spettacolo. Soprattutto nella seconda settimana, quando riapriranno anche gli impianti di risalita.

Ovviamente la Federazione internazionale ha preso tutte le precauzioni necessarie per garantire la salute degli atleti. Tipo assicurarsi che Cortina non è in Lombardia.

Per l’occasione nel comprensorio ampezzano è stata creata una nuova pista, la Vertigine, che come lascia presagire il nome ospiterà le più pericolose tra le discipline maschili: discesa, superG, riprendere a sciare dopo due Weissbier in baita.

Gran parte delle gare femminili avranno invece luogo sulla celebre Olimpia delle Tofane, la pista olimpica del 1956 caratterizzata da un meraviglioso e rischioso passaggio tra due pareti di roccia nella parte alta, nonché da un larghissimo schuss finale che permette di raggiungere il traguardo qualsiasi sia la direzione di rimbalzo dopo lo schianto.

 

LE DISCIPLINE

Le varie tipologie di gare le avevamo già descritte dettagliatamente in occasione dei precedenti mondiali, quindi ci limitiamo a un breve riassunto che non dovrebbe sforare la capacità di concentrazione del lettore medio di tuttosport.

Le discipline veloci comprendono la discesa libera, che è la gara più importante, soprattutto se di professione si è ortopedici; e il supergigante, estremamente imprevedibile poiché corso su un tracciato con più curve, senza effettuare prove e in una giornata con tempo di merda.

Le prove tecniche comprendono invece lo slalom gigante, che è forse la specialità che più delle altre mette in mostra le peculiarità tecniche di questo sport: sciata in conduzione, ricerca della massima pendenza, commento mandato in vacca dai rilevamenti cronometrici; e lo slalom speciale, disciplina che si chiama così perché ha i paletti diversi dalle altre.

Ai mondiali ci sarà l’unica apparizione stagionale della combinata, cioè la gara formata da un breve superG, da una manche di slalom e da un regolamento di merda: in un’annata travagliata come questa la disciplina è stata infatti praticamente annullata, quando invece era l’unica che già prima della pandemia si svolgeva regolarmente senza pubblico.

Infine sono previsti i paralleli, individuali e a squadre, gare in cui due atleti si affrontano contemporaneamente lungo due tracciati i più identici possibile. Ma scusate, stavamo parlando di sci.

 

GLI UOMINI PIÙ ATTESI

In discesa i nomi da battere sono quelli di Beat Feuz, reduce da una storica doppietta a Kitzbühel, e del recuperato Dominik Paris, che proverà in tutti i modi a infastidire lo svizzero. Tipo chiedendogli “Lo finisci quello?” a cena.

Il superG dovrebbe arridere ad austriaci e svizzeri, con i vari Kriechmayr, Odermatt e Caviezel che però devono guardarsi dallo stesso Paris, da un Christof Innerhofer in gran forma e da Ester Ledecká, ché ormai va messa in conto ovunque.

Il gigante e la combinata sono terreno di caccia per il meraviglioso Alexis Pinturault, uno che scia talmente bene che pare davvero impossibile immaginarlo sconfitto – il che è pazzesco, se si considera che è francese.

Molto incerto invece lo slalom, che tra i possibili vincitori annovera i norvegesi Kristoffersen e Foss Solevåg, gli svizzeri Yule e Zenhäusern, gli austriaci Feller e Schwarz, il francese Noël, il tedesco Straßer e – perché no? – anche Alex Vinatzer, ché chiudere l’elenco con un italiano va benissimo anche nel caso molto probabile che la spedizione maschile azzurra si riveli una barzelletta.

 

LE DONNE PIÙ ATTESE

Assente Goggia, la discesa potrebbe incoronare la svizzera Corinne Suter; o la statunitense Breezy Johnson; o la Zoe dell’osteria “Il carpino” di Pieve di Cadore. Tanto…

L’oro nel superG sembra destinato a Lara Gut-Behrami: la ticinese ha dalla sua un enorme talento e un eccellente stato di forma; nonché l’esperienza, se proprio vogliamo trovare qualcosa in comune col marito.

In gigante da mesi spadroneggia Marta Bassino, ma una pista come quella di Cortina potrebbe non essere l’ideale per la cuneese, che adora le difficoltà tecniche e quindi potrebbe essere più a suo agio durante le interviste Rai del dopogara. Tra le rivali spicca Tessa Worley, da poco tornata al successo, a dimostrazione che la classe non è acqua – certo, va barrata bene.

In slalom la ritrovata Mikaela Shiffrin sfiderà Petra Vlhová, Michelle Gisin e Katharina Liensberger in una gara che promette di esaltare spettacolo, contenuto tecnico e soprannomi di Enrico Cattaneo.

Con la combinata, infine, Federica Brignone potrebbe raddrizzare una stagione finora un po’ inferiore alle attese, al punto che per citarla abbiamo avuto bisogno della combinata.

 

CHI MANCHERÀ

Sofia Goggia, dominatrice della stagione di discesa libera, pochi giorni prima del mondiale si è distrutta un ginocchio: il che è curioso, dal momento che si pensava non ne avesse più nemmeno uno.

Fuori causa anche Aleksander Aamodt Kilde, il vincitore della Coppa del Mondo 2020, che due settimane fa in Norvegia è caduto in allenamento durante una nevicata e ancora oggi stanno cercando il suo crociato.

Ferma anche la forte austriaca Schmidhofer, che cadendo nella discesa di Val-d’Isère ha mostrato un feeling con le reti francesi maggiore di quello di Balotelli.

Niente da fare nemmeno per Lucas Braathen e Ryan Cochran-Siegle, entrambi caduti malamente dopo aver ottenuto la prima vittoria in Coppa del Mondo – e no, non c’entrano gli après-ski.

Pochi giorni prima del mondiale si è infortunata anche la temibile austriaca Truppe. E nel momento in cui state leggendo probabilmente un elicottero sta accendendo il motore.

Insomma, per farla breve, da citare ce ne sarebbero molti altri: vi basti sapere che a causa degli sciatori negli ospedali non c’è più posto per i malati di covid.

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