Road to Gdansk #8, Milan-Celtic

Il Milan arriva alla partita contro il Celtic talmente in fiducia che per decidere chi batte il calcio d’inizio, invece della monetina Donnarumma tira direttamente il suo libretto di risparmio.

I rossoneri però partono distratti e perdono due palloni sanguinosi: gli scozzesi ne approfittano per andare in vantaggio di 2 gol a San Siro mostrando i primi sintomi del virus noto come “Torino di Giampaolo”.

Sotto nel punteggio il Milan si scuote anche perché, va bene tutto, ma stai comunque giocando contro la squadra di Laxalt, e nel giro di pochi minuti trova il pari grazie a due pennellate di Calhanoglu e Castillejo (con la seconda intendiamo il gesto con cui si pettina la mattina).

Nella ripresa è il giovane Hauge a salire in cattedra, beccandosi anche una nota della maestra: dopo un bellissimo slalom batte il portiere avversario con un colpo da biliardo, portando in vantaggio i suoi e mettendomi a corto di altre metafore sportive.

Donnarumma salva il risultato con una splendida parata su Christie e la partita è chiusa da Brahim Diaz su assist di Hauge, a dimostrazione che i ragazzi di oggi possono trovare modi di esprimersi anche con le scuole chiuse.

Con questa vittoria il Milan si qualifica al prossimo turno e la settimana prossima di Europa League si giocherà il primo posto nel girone a distanza con il Lille.
Ma poco cambia visto che i rossoneri volano sulle ali dell’entusiasmo e soprattutto perché visto che non ci sarà il Siviglia, un’avversaria vale l’altra.

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