Road to Istanbul #8, Juventus-Barcellona

Dopo il pareggio col Verona, la Juventus recupera in extremis Bonucci, ma l’atteso tampone non dà l’esito sperato: Bernardeschi è ancora negativo. Pirlo punta sulla freschezza di Chiesa e Kulusevski, Koeman schiera il 2002 Pedri per farli sentire vecchi. Anche il Barcellona è in difficoltà soprattutto a causa delle assenze in difesa, ma ha un Messi rigenerato dall’addio di Bartomeu, che ora pare vicinissimo alla presidenza dell’Inter.

I blaugrana partono subito forte e Griezmann colpisce il palo mentre ancora risuona l’inno della Champions. La Juventus cerca di reagire, ma riesce a toccare palla solo al 14esimo, quando Chiesa devia il tiro di Dembelé rendendolo imparabile.

È sempre il Barcellona a fare la partita e quando i bianconeri cercano di avanzare lo fanno sempre di qualche centimetro di troppo: Morata segna tre gol in fuorigioco, portandosi a casa Pippo Inzaghi.

Col passare dei minuti il copione non cambia, solo gli errori degli attaccanti blaugrana e le parate di Szczesny tengono ancora in bilico il risultato, anche se appare chiaro come l’unico pareggio in cui la Juventus possa sperare sia quello tra Ferencvaros e Dinamo Kiev. Pirlo prova a inserire McKennie, Arthur e Bernardeschi, infine chiede a Koeman di giocarsela a punizioni, ma senza effetti.

Si arriva così al 90esimo quando Bernardeschi stende Ansu Fati forse fuori area, ma l’arbitro ha pietà dell’agonia bianconera, concedendo il rigore che chiude i giochi. Finisce 2 a 0 per il Barcellona, una vittoria mai messa in discussione da una Juventus che ha giocato talmente male che per la prima volta l’espressione di Pirlo appare decisamente più allegra di quanto dovrebbe.

In serata le autorità hanno reso noto che il VAR ha rilevato l’ingresso in casa del tallone di Morata pochi secondi dopo l’inizio del coprifuoco, quindi lo spagnolo verrà multato.

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