Road to ̶I̶s̶t̶a̶n̶b̶u̶l̶ Lisbon #31, Atalanta-PSG

Atalanta e PSG si affrontano nella prima gara di questa inedita final eight di Lisbona con l’undici di Gasperini che dimostra come, seppur con pochi mezzi a disposizione, ci si possa sedere al tavolo dei grandi in Europa, operazione che finora era riuscita solo a Conte. Giuseppe.

Tutta l’Italia è compatta nel tifare Atalanta, superato il precedente primato del 60% che tifava Lione. Dal canto suo il PSG punta alla Champions per festeggiare al meglio il suo cinquantesimo compleanno ed evitare il soprannome di “vecchia signora”.

Gasperini schiera Gomez e Pasalic dietro a Zapata, lasciando in panchina Malinovskyi, che tanto può segnare anche da lì. Tuchel invece si affida a Icardi, data la sua grande capacità di creare problemi a squadre nerazzurre.

Il primo tempo è caratterizzato da svariate occasioni per Neymar che si presenta davanti a Sportiello, ma è costretto a calciare fuori dall’assenza di difensori con cui cercare il contatto.

A passare però sono i bergamaschi al ventisettesimo con un sinistro a giro di Pasalic, che dimostra di aver capito alla perfezione il concetto di prendere il posto di Ilicic.

Nella ripresa l’Atalanta prova a gestire e per quello che riguarda la distribuzione dei cartellini ci riesce pure.

Dopo 9 gialli e 10 sostituzioni si arriva all’epilogo tragico della favola, con il PSG che ribalta il risultato dopo aver messo in campo un miliardo di euro di panchina.

L’Atalanta esce a testa alta e i bergamaschi, abili muratori abituati alle plusvalenze, possono guardare con ottimismo alla stagione che verrà: quella del bonus del 110%.

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