Road to Gdansk #15, Inter-Ludogorets

Inter e Ludogorets si affrontano in un San Siro vuoto per motivi precauzionali: nessuno vuol rischiare di vedere una partita di merda. Formazione rimaneggiata per i nerazzurri, mentre per ribaltare il risultato dell’andata Vrba si affida al rientro di Keseru e alla prolungata assenza di Handanovic.

Il ritmo è basso ma al 26esimo Cauly riceve palla in area e da pochi passi rende vano il tentativo dell’estremo difensore dell’Inter: il Var.

La reazione dei nerazzurri è immediata: al 31° Eriksen è bravo a servire Biraghi, il quale trova il gol che – parole sue – sognava fin da bambino: un tiraccio deviato da un difensore bulgaro in uno stadio senza spettatori.

Al terzo di recupero Iliev respinge una prima conclusione di Lukaku; il belga cade, ma il pallone finisce sulla sua testa e rimbalza in rete per un gol davvero inconcepibile: quello che dà la sicurezza della vittoria all’Inter.

Dopo aver preso due pali nella ripresa, l’Inter tira i remi in barca e il Ludogorets si rende pericoloso con Padelli che si fa trovare prontissimo, galvanizzato dal fatto di non sentire fischi.

Brivido finale per i nerazzurri quando Brozovic si rende protagonista di un intervento di mano al limite dell’area dell’Inter, con l’arbitro tedesco che gli intima di usare l’incavo del gomito.

Qualificazione tranquilla per un’Inter che ora spera in un sorteggio morbido o, in caso contrario, che chiudano le frontiere.

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