Road to Istanbul #19, Liverpool-Napoli

I giocatori del Napoli si presentano ad Anfield con la tranquillità di chi sa di potersi comunque giocare tutto all’ultimo turno e la stanchezza di chi ha passato i giorni scorsi a calcolare percentuali dello stipendio lordo per capire l’entità delle multe.

 

Ancelotti deve fare a meno di Insigne, che ha un problema al gomito ed è rimasto a casa perché, dato il clima in società, è sicuro di ricevere la visita fiscale. Il tecnico rinuncia anche a Callejon, tanto non ci sarebbe nessuno a servire il suo taglio sul secondo palo. Klopp invece si affida a Van Dijk dietro e Mané, Firmino e Salah davanti, i quattro di Liverpool che sono più famosi di Juan Jesus.

 

Il Napoli è deciso e compatto come se dovesse rifiutare un ritiro imposto dal presidente e alla prima occasione passa in vantaggio con Mertens che fa due cose incredibili: prima sbilancia il gigante Van Dijk, poi trova un gran diagonale da posizione quasi impossibile, venendo subito accostato all’Inter orfana di Lavezzi.

 

I Reds cercano il pareggio, ma l’unica occasione del primo tempo arriva al 49esimo, con Milner che sorprende la difesa, occupata nelle trattative sindacali per il pagamento di quei 4 minuti di straordinari, trovando Meret pronto sul primo palo.

 

Nella ripresa gli inglesi spingono sull’acceleratore, risultando però poco pericolosi fino a quando Meret fa il Salah, servendo un assist strepitoso a Firmino, ma per sua fortuna Koulibaly fa il Meret, salvando sulla linea. Il pari arriva al 65esimo, con Lovren che sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce il punto debole della difesa a zona del Napoli, cioè quella coperta da Mertens.

 

La partita finisce 1-1 e gli uomini di Ancelotti nell’ultima giornata avranno due risultati su tre per passare il turno, ma soprattutto per evitare che l’allenatore del Salisburgo si presenti in conferenza stampa vestito da Zorro.

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