Road to Istanbul #14, Napoli-Salisburgo

Reduce da due punti in tre partite in campionato, col conseguente ritiro deciso dalla società, il Napoli scende in campo per una delle gare preferite dal presidente: quelle con arbitri stranieri. Ancelotti in attacco si affida a Mertens e Lozano, gli austriaci al giovanissimo Haaland, in entrambi i casi per un totale di 194 cm di altezza.

La partita inizia con continui capovolgimenti di fronte finché Hwang entra in area e Koulibaly, per evitare che un compagno prenda il pallone di mano, lo stende causando il rigore. Haaland trasforma, realizzando il suo settimo gol in quattro partite e aumentando esponenzialmente il suo valore di mercato e l’uso improprio della parola “millennial”.

Il Napoli reagisce subito e sorprende gli avversari prima con un taglio di Callejon sul secondo palo, poi con la scoperta dell’acqua calda. Il risultato resta però sullo 0-1 finché al 43esimo Lozano parte da sinistra, si accentra e calcia sul primo palo, cogliendo impreparato il portiere Coronel, ma soprattutto Lorenzo Insigne, che non pensava si potesse.

Attimi di tensione nell’intervallo, quando gli Alleati concludono il tunnel che collega la rete fognaria ai lavabo, per far fuggire i giocatori del Napoli dal tremendo ritiro imposto da De Laurentiis. Le parole del capitano convincono però i compagni a tornare in campo e cercare di vincere il match.

Nella ripresa è il Napoli ad avere le occasioni migliori e i partenopei colpiscono una traversa con un cross di Insigne che diventa un tiro a giro sul secondo palo: quell’uomo riuscirebbe a trasformare in quel colpo anche una rimessa laterale.

Il risultato però non cambia più e il Napoli mantiene 4 punti di vantaggio sugli austriaci: per passare il turno agli uomini di Ancelotti basterà vincere una delle ultime due partite e convincere il presidente a farli giocare ancora, dopo l’ammutinamento andato in scena a fine partita.

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