ROAD TO ISTANBUL #3, ATLETICO MADRID-JUVENTUS

La Juventus si presenta al debutto in questa edizione della Champions con qualche infortunio di troppo, compensato dal fatto di non giocare alle 15:00. I bianconeri però sono carichi perché arrivano al Wanda Metropolitano solo con 3 mesi di ritardo.

Nel primo tempo l’Atletico Madrid sembra più pimpante e si rende pericoloso prima con un tiro di Joao Felix e poi con Diego Costa, che morde Bonucci su un polpaccio.

La ripresa però è di marca juventina e il primo gol è semplicemente incredibile: una giocata giusta di Cuadrado. Ci pensa poi Matuidi a siglare il 2-0 di testa con un’esultanza che dimostra che il francese aveva usato tutta la sua scorta di coordinazione per segnare.

L’Atletico soffre ma la svolta arriva su due calci da fermo con la rimonta siglata da Savic e Herrera. Simeone capisce che l’occasione è ghiotta e quindi chiede ai suoi di andare nell’area della Juventus anche sui calci d’angolo a sfavore.

La partita si chiude sul 2-2 anche se al 93esimo c’è un’ultima emozione: doppio dribbling di Ronaldo e palla fuori di un centimetro, col portoghese che ha sfiorato un gol che avrebbe fatto crollare il Wanda Metropolitano. Per via delle urla di Trevisani e Adani.

Rimane l’amaro in bocca per la squadra di Sarri che trova un punto prezioso per il proseguo del girone di Champions ma sembra faticare fin troppo a difendere il vantaggio. Perché lo fa a zona.

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