Calciomercato 2018, oggi giocherebbero così

In onore degli ultimi 7 campionati, questo calciomercato si è chiuso in anticipo. Ecco quindi il resoconto di tutte le mosse delle 20 squadre di Serie A e le loro formazioni.

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ATALANTA

Come in ogni finestra di mercato, la rosa è stata ampiamente cambiata e con l’addio di Petagna sostituito da Duvan Zapata, l’Atalanta dovrà cambiare il suo modo di giocare vista la presenza di una prima punta che segna.

A centrocampo il grande colpo è Pasalic che nonostante la giovane età ha già abbastanza esperienza da consigliare a tutti di non andare a giocare nel Milan.

Dopo gli addii pagati a peso d’oro di Caldara e Cristante si aspetta soltanto il nuovo capolavoro di Gasperini che ormai trasforma tutto ciò che tocca in oro: ieri ha pisciato un calcolo renale che vale già 30 milioni di euro.

Il prossimo giovane gioiello in casa bergamasca sembra appunto Mancini, difensore 22enne pronto a ripercorrere le orme di Caldara. Fare 2 amichevoli estive con la Juventus per poi essere sfanculato.

Gli obiettivi della stagione appaiono comunque chiari: confermarsi in campionato, far bene in Europa League e prendere a roncolate Gomez ogni volta che prova a usare Instagram.

BOLOGNA

La svolta a Bologna è arrivata in panchina con Pippo Inzaghi: l’ex tecnico del Venezia vuole costruire una squadra capace di far bene anche contro le grandi, sfruttando l’esperienza da allenatore in cui ha mostrato più volte di saper mettere in crisi il Milan.

L’attacco ha perso molta qualità con gli addii di Verdi e Di Francesco, ma sono stati sacrifici necessari per far pensare a Destro di avere un buon controllo di palla.

Proprio il reparto offensivo però sembra essere quello più completo a disposizione di Inzaghi che oltre a Destro potrà scegliere se incazzarsi con Santander, Falcinelli o Palacio.

Dalla Roma arriva il giovane Kastrati, che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare uno dei giocatori più utilizzati nei titoli di merda di Tuttosport.

L’Intenzione di Inzaghi sarebbe comunque quella di dare spazio a giocatori come Skorupski, Okwonkwo, Dijks e Svanberg puntando quindi sui giovani e sul “Copia e Incolla”.

CAGLIARI

Rivoluzione in casa del Cagliari che dopo Rastelli e Diego Lopez ha scelto Maran per avere un allenatore di maggiore esperienza e che non lasciasse tutti quei capelli in panchina.

L’ex tecnico del Chievo userà il suo classico 4-3-1-2 e in attacco potrebbe usare Due Torri come Cerri e Pavoletti in attesa del Ritorno del Re e cioè Joao Pedro ch- scusate, oggi in tv c’era tutta la trilogia del Signore degli Anelli.

Dopo l’acquisto di Bruno Alves fatto 2 anni fa, in estate è arrivato Srna, a dimostrazione che gli stabilimenti termali sono una calamita per i più anziani.

La società ha scelto di tenere Barella nonostante le offerte, così almeno in partite come Cagliari-Frosinone lo stadio non sarà totalmente vuoto per la presenza di 2 o 3 osservatori.

CHIEVOVERONA

In panchina è stato confermato D’Anna, così decisivo per la permanenza in Serie A dei clivensi che nel processo sulle plusvalenze sarà lui l’avvocato del club.

La formazione titolare potrebbe essere la stessa dell’anno scorso, che era uguale a quella dell’anno prima, che era identica a quella del campionato 2015/2016 al punto che Marazzina starebbe valutando il ritorno.

In attacco è arrivato Djordjevic che però sarà difficilmente titolare visto che se giocasse non potrebbe fare foto in giro per il mondo con la moglie in costume.

A centrocampo rischia di pesare la cessione del “Pata” Castro, non tanto dal punto di vista tecnico ma perché Campedelli pensava di ricavarne una plusvalenza di almeno 150 milioni di euro.

EMPOLI

È molto difficile giudicare l’Empoli perché se da un lato la rosa sembra decisamente la peggiore della Serie A, dall’altro i toscani potrebbero giocare con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere e la tranquillità di sapere che tanto metà squadra sarà comprata da Sarri l’anno prossimo.

L’eliminazione dalla Coppa Italia permette però ad Andreazzoli di raggiungere il primo obiettivo stagionale: non arrivare in finale di Coppa Italia contro la Lazio.

Il fiore all’occhiello del mercato dell’Empoli è Antonino La Gumina, giovane punta ex Palermo arrivato per sostituire Alfredo Donnarumma che è tornato in Serie B al Brescia per paura che il Milan scoprisse che in Serie A esistono Donnarumma che non giocano in rossonero.

In difesa è arrivato Silvestre che con Maietta e Pasqual completa un reparto così vecchio che spesso sgriderà il portiere perché non prende con le mani i loro retropassaggi.

FIORENTINA

La strategia sul mercato di Corvino è chiara, cioè quella di acquistare così tanti trequartisti o ali per metterli tutti in campo e usare la stessa tattica che gli spartani usarono alle Termopili.

In estate sono arrivati Gerson, Mirallas, Pjaca, Zekhnini tutti talentuosi giocatori che hanno il compito di migliorare la fase offensiva viola. E tenere Eysseric lontano dal campo.

In particolare l’ex juventino, nuovo numero 10, si candida per essere il talento capace di colmare il vuoto lasciato anni fa da Giuseppe Rossi nel cuore dei tifosi viola e nelle infermerie di Firenze.

La scommessa è il giovanissimo portiere LaFont convinto di poter crescere a Firenze dopo aver saputo delle cessioni di Tomovic e Sanchez.

FROSINONE

Dopo 2 anni il Frosinone torna in Serie A e la società ciociara lo fa alla grande, presentandosi con uno stadio nuovo di zecca, il Benito Stirpe che solo per il nome farà sicuramente sold out contro la Lazio.

L’ultima stagione ha messo in mostra le abilità di Longo, capace di mettere in campo una squadra solida ma di qualità e soprattutto di convincere Calcutta a smetterla di romperci i coglioni.

La rosa è stata rivoluzionata dal mercato da molti arrivi che rinforzano non solo l’11 titolare ma anche la panchina che ha sempre bisogno di uomini pronti a gettare palloni in campo per fermare contropiedi avversari.

Longo potrebbe schierare la squadra col 3-4-1-2 con Soddimo che agirà tra le linee, visto che né i centrocampisti né gli attaccanti lo vogliono come compagno di reparto.

Ottimi gli acquisti di Perica, Hallfredsson e Molinaro che hanno molta esperienza in Serie A. Quindi rimarranno solo un anno.

GENOA

Al Genoa la parola “Estate” è sinonimo di “rivoluzione” al punto che quando i tifosi dicono che tifano solo la maglia è perché non si ricordano davvero chi minchia siano i loro giocatori.

Gran parte della rosa è cambiata e i due acquisti più importanti sono Romulo dal Verona e Sandro dal Benevento. Tanto per far capire a Ballardini come finirà la stagione.

Altro colpo pesante è il ritorno di Criscito dopo 7 anni passati in Russia in cui ha vinto 5 trofei con lo Zenit San Pietroburgo e ha contribuito all’elezione di Donald Trump.

La squadra potrebbe scendere in campo con un 3-4-1-2, con Medeiros che riderà alle spalle di Lapadula e Pandev.

In difesa è arrivato anche Lisandro Lopez a dimostrazione che il Genoa non prende solo calciatori che giocano nelle milanesi ma anche quelli che non giocano nelle milanesi.

INTER

Dopo tanti anni, il calciomercato dell’Inter sembra essere andato liscio come il cranio di Spalletti. I nerazzurri si sono rafforzati in ogni reparto e sono i candidati principali per contendere alla Juventus il titolo di Campioni d’Inverno.

De Vrij a parametro zero è un colpaccio, Nainggolan alza sia il tasso tecnico che quello alcolemico del centrocampo mentre la batteria dei terzini è migliorata grazie agli arrivi di Asamoah e Vrsaljko e all’addio di Santon.

In attacco desta parecchia curiosità Lautaro Martinez, che ha già dato ordine al suo agente di querelare chiunque lo chiami Lautagol.

Ottimo anche l’arrivo di Modric che servirà a far rifiatare Vidal.

JUVENTUS

Inutile dire che è impossibile CRISTIANO RONALDO parlare di CRISTIANO RONALDO Juventus senza CRISTIANO RONALDO citare l’acquisto di Cristiano CRISTIANO RONALDO Ronaldo.

L’incredibile trasferimento del fenomeno portoghese è stato definito da tutti gli organi di stampa l’affare del secolo, ma solo perché è arrivato prima della cessione di uno Sturaro infortunato.

Cancelo e Emre Can sono sicuramente due innesti di spessore ma non va sottovalutato l’arrivo di Spinazzola che anche con il crociato lesionato crossa meglio di Lichsteiner.

Curioso il caso di Caldara, arrivato dopo il prestito all’Atalanta e considerato come se fosse il Messia, visto quanto è durato ora è paragonato a Papa Luciani.

L’ex atalantino è stato infatti scambiato con Bonucci che tornando in bianconero ha finalmente fatto qualcosa di positivo per il Milan.

LAZIO

Dopo la grande delusione dell’anno scorso, la dirigenza biancoceleste ha deciso che non vuole più perdere la Champions League all’ultima giornata costruendo una rosa da comodo sesto posto.

Per evitare beffe come quella contro l’Inter, Tare ha sostituito de Vrij con Acerbi. Almeno questo non dovrebbe comprarlo nessuna rivale.

L’addio dell’olandese a parametro zero è particolarmente doloroso per Lotito, come tutte le cose per cui non guadagna soldi, mentre i milioni arrivati per Felipe Anderson ha permesso di migliorare il centrocampo grazie agli acquisti di Badelj, Berisha e di un paio di ganasce per Marusic.

La scommessa in attacco è quella di Correa, detto “El Tucu” che in Argentina significa “Non sappiamo che soprannome darti quindi te ne sarà affidato uno d’ufficio”.

Il grande problema è la mancanza di un affidabile vice-Immobile, con il valore di Caicedo che è così basso che chi lo avesse comprato avrebbe ricevuto dei punti sulla tessera Conad.

MILAN

Dopo la rivoluzione societaria, anche la squadra è stata completamente rivoluzionata: ora c’è un centravanti.

Rispetto all’anno scorso infatti Gattuso potrà contare sui nuovi arrivati Higuain e Caldara, motivatissimi a mettersi in mostra in vista del loro ritorno alla Juventus fra un anno. L’unica nota negativa è rappresentata da Cutrone, che con l’arrivo del Pipita giocherà così poco da aver fatto richiesta per il reddito di cittadinanza.

A centrocampo Bertolacci metterà sicuramente in difficoltà Gattuso, che dovrà parlare di lui senza bestemmiare, mentre Bakayoko porterà i muscoli e la forza necessari per prendere a calci Biglia se sarà insopportabile come l’anno scorso.

È comunque chiaro che con i ritorni in società di Maldini e Leonardo, i tifosi rossoneri ora sognano. Di rivederli titolari.

NAPOLI

Il Napoli giocherà probabilmente con gli stessi undici dello scorso anno, visto che De Laurentiis ha fatto capire che piuttosto che comprare un titolare, preferisce comprare squadre di Serie D.

Il colpo è comunque arrivato in panchina, con Ancelotti che dovrà abituarsi a una piazza calda come quella di Napoli e i tifosi che dovranno abituarsi a un allenatore che non dà del finocchio agli avversari.

Dopo l’addio di Jorginho, Ancelotti ha scelto schierare al suo posto Hamsik. È sempre meglio non far scegliere un regista a De Laurentiis.

La rosa è comunque stata rafforzata con Fabian Ruiz e Malcuit che arrivando al Napoli hanno decisamente alzato il livello di visite nelle loro pagine di Wikipedia per capire chi siano.

PARMA

Annullata la penalizzazione di 5 punti, il Parma si trova comunque ad affrontare un campionato difficile, dovendo retrocedere con le sue sole forze.

Il ritorno di Biabiany ha entusiasmato i tifosi, ai quali però la società ha chiesto di non esultare troppo perché il francese potrebbe agitarsi e non si sa mai.

In difesa si dovrà far fronte all’addio della bandiera Lucarelli che ha lasciato il calcio giocato, proprio come il suo sostituto Bruno Alves.

Nonostante l’estate complicata, in casa dei ducali c’è però grandissimo entusiasmo dopo le 3 promozioni consecutive e soprattutto dopo che Calaiò ha disinstallato Whatsapp.

ROMA

La cessione del Ninja Nainggolan è stata ben pagata ma ha comunque lasciato l’amarezza in molti tifosi, senza considerare poi il danno all’indotto dei pub, dei carrozzieri, dei parrucchieri e dei tatuatori.

Anche sostituire Bruno Peres non era facile, ma l’acquisto di Santon dovrebbe aver compensato, almeno negli insulti dei tifosi.

C’è molta curiosità intorno alle potenzialità del giovane Zaniolo: se già è stato comprato per 4,5 milioni, come sarà possibile farci una plusvalenza?

La beffa di Malcom, quasi giallorosso e poi andato al Barcellona, ha stranito la dirigenza della Roma che prima di vendere i suoi giocatori alle big europee di solito li comprava.

Positiva la notizia della permanenza di Florenzi, così duttile che nella trattativa ha fatto anche il ruolo di ds per convincersi a rinnovare il contratto.

SAMPDORIA

Anche quest’anno, dopo il mercato, Giampaolo dovrebbe avere tutto ciò che serve per centrare l’obiettivo stagionale: giocare ad alti livelli circa un terzo del campionato.

La campagna acquisti è stata finanziata soprattutto con la cessione di Torreira all’Arsenal, dopo aver convinto i londinesi che fosse un trequartista.

In porta il giovane Audero ha già fatto vedere cose buone, in più Belec e Rafael dovrebbero dargli la giusta serenità, grazie alla loro esperienza e al fatto che difficilmente potranno contendergli il posto da titolare.

La società ha deciso di riportare in Italia Ekdal, reduce da due imprese nella scorsa stagione: aver contribuito alla qualificazione mondiale della Svezia e alla prima retrocessione nella storia dell’Amburgo.

Nonostante l’arrivo di Defrel, sarà Kownacki la grande scommessa di Giampaolo che lo considera il successore di Shick al punto che ha già prenotato le visite cardiologiche.

SASSUOLO

Il club neroverde approccerà la stagione con tranquillità visto che è stata tolta la squalifica a De Zerbi, cosa che avrebbe costretto il Sassuolo a giocare per 3 mesi senza allenatore. Come l’anno scorso con Bucchi.

L’acquisto di Kevin Prince Boateng ha esaltato i tifosi, soprattutto quelli in tribuna che potranno vedere da vicino il culo di Melissa Satta.

Il Sassuolo ha rinforzato il centrocampo con l’acquisto di Locatelli, al quale è poi stato spiegato chiaramente che quel bellissimo gol contro la Juve dovrà restare un caso isolato.

Dal Bologna è arrivato tra l’entusiasmo generale Di Francesco, che ha capito di essere stato vittima di un malinteso quando al primo allenamento gli hanno dato fischietto e lavagna.

In difesa la squadra dovrà fare a meno del coraggioso Acerbi, che dopo aver sconfitto il tumore si è impegnato in una battaglia quasi altrettanto difficile: un rapporto contrattuale con Lotito.

SPAL

Guardando la rosa biancoazzurra viene veramente difficile sperare nella salvezza, a meno che non si faccia lo sforzo di guardare anche le rose di Empoli, Frosinone e Chievo.

In difesa è arrivato il veterano Djourou, ma ci sono dubbi sulla sua tenuta fisica: pare che si sia infortunato anche firmando il contratto.

La stessa società crede così poco nella salvezza che nell’accordo con l’Atalanta ha accettato l’obbligo di riscatto di Petagna, in caso essa venga raggiunta.

In porta si punta forte su Milinkovic-Savic, che l’anno scorso colpì una traversa su punizione, mostrando di vedere la porta più di ogni altro giocatore in rosa.

Rispetto alla scorsa stagione, la rosa deve fare a meno di Grassi, tornato a Napoli per fine prestito, e di Borriello, tornato a Ibiza.

TORINO

Estate abbastanza immobile per la dirigenza del Torino, con Petrachi che ad ogni incontro con un procuratore doveva sorbirsi 20 minuti di “Ma lo sai che la Juve ha preso Ronaldo?”

La rosa infatti è cambiata poco, ma non è sempre un male: il gruppo si conosce già, conosce le idee dell’allenatore e tra i giocatori trattati da Cairo c’era gente come Juan Jesus.

Il grande successo dei granata è quello di aver trattenuto ancora per un anno Belotti, segno di solidità societaria e del fatto che nessuno è così coglione da spendere 100 milioni di euro per lui.

Izzo può essere un titolare in difesa mentre nel centrocampo del 3-4-3 di Mazzarri è stato alzato il tasso tecnico vendendo Obi e Molinaro e sostituendoli con 2 spazzoloni del water.

L’arrivo di Zaza all’ultima giornata è un chiaro segnale al campionato: il Torino non vuole segnare su calcio di rigore.

UDINESE

I Friulani sono reduci da un’annata davvero deludente, al punto che la Dacia ha chiesto a Pozzo se non suonasse meglio “Udinese Arena”.

Rivoluzione in casa bianconera, che l’anno scorso partì affidandosi a Del Neri e ora si affida allo spagnolo Velasquez per puntare su un tecnico che finalmente parli italiano.

L’allenatore iberico è arrivato con grande entusiasmo per aprire un ciclo all’Udinese e il suo gioco tecnico e spettacolare si adatterà perfettamente alla nostra Serie B.

L’acquisto più importante è stato quello di Mandragora, costato 20 milioni, a seguito del quale Pozzo ha dovuto bloccare l’arrivo di 42 minorenni africani equivalenti.

Da segnalare l’addio di Maxi Lopez, a cui sono stati preferiti attaccanti più giovani e in forma. Un po’ la storia della sua vita.

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