Calciomercato 2017, oggi giocherebbero così

A pochi giorni dall’inizio del campionato, analizziamo il calciomercato delle 20 squadre di Serie A e vediamo come scenderebbero in campo.

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ATALANTA

Dopo la grande stagione dell’anno scorso, l’Atalanta farà molta fatica a confermarsi dato che i giovani allenati da Gasperini quest’anno saranno impegnati su tre fronti: Coppa Italia, campionato ed Erasmus.

Le cessioni di Conti e Kessié sono particolarmente pesanti, più che altro perché il Milan ha pagato in monete da due euro, ma la loro partenza è stata compensata da quella di giocatori scarsi come Paloschi e Zukanovic. Il vero colpo di mercato è stato trattenere il Papu Gomez, nonostante le richieste di Lazio, Inter e Ballando con le stelle.

I rinforzi più importanti sono arrivati in attacco: dalla Juventus è arrivato Orsolini in prestito biennale e ciò significa che tra un anno Marotta romperà i coglioni per averlo indietro, mentre è da tenere d’occhio l’ariete danese Cornelius, candidato a togliere il posto a Petagna che ha un rapporto col gol simile a quello di Verratti con l’italiano.

Oggi giocherebbe così:

BENEVENTO

Alla sua prima esperienza in Serie A, il Benevento dà tutta l’impressione di poter essere la Cenerentola del prossimo campionato, nel senso che se ne andrà prima di mezzanotte. Dopo la promozione i giocatori saranno certamente molto carichi, ma se bastasse questo per salvarsi allora sarebbe sufficiente schierare dei ragazzini che hanno appena scoperto Pornhub.

Il presidente ha mantenuto in blocco la squadra che ha guadagnato la promozione in A, sperando che tra due anni sia in grado di riottenerla. Per il resto, la squadra di Baroni non è stata molto attiva sul mercato, ma ha preso giocatori funzionali: ad esempio Cataldi sarebbe perfetto qualora Strootman cercasse qualcuno a cui tirare dell’acqua in faccia. Per il resto, la rosa è formata da un mix di giovani, giocatori esperti e figli di elettori del sindaco Mastella.

Il Benevento resta comunque una serissima candidata alla retrocessione, anche se può contare sul grandissimo entusiasmo dei suoi tifosi, pronti a intimidire gli avversari minacciandoli di tramortirli a colpi di caciocavallo.

Oggi giocherebbe così:

BOLOGNA

La società ha puntato su un mercato conservativo, con l’obiettivo di confermare la rosa dell’anno scorso, che è un modo gentile per dire che non vogliono spendere una lira. Donadoni potrà infatti contare su pochi rinforzi mirati, basti pensare all’arrivo di Poli che ha letteralmente acceso l’entusiasmo dei tifosi. Del Milan.

Sono cambiati i centrali difensivi: De Maio e Gonzalez sembrano infatti perfetti per testare la tenuta cardiaca di Mirante, dopo i problemi della scorsa stagione. Quanto alle partenze, Taider ha offerte per andare in Inghilterra, soprattutto da parte della stessa dirigenza del Bologna. Davanti invece, tutto poggia sulla vena realizzativa e sulle condizioni fisiche di Destro: se sta bene e gioca titolare, dovranno segnare i trequartisti.

Gli infortuni dei nuovi acquisti Falletti e Avenatti in precampionato hanno però allarmato i tifosi: “Ma chi cazzo sono Falletti e Avenatti?”.

Oggi giocherebbe così:

CAGLIARI

Il Cagliari è stato poco attivo sul mercato, i lavori per lo stadio assorbono le finanze del club al punto che la preparazione dei giocatori è stata un mese di lavoro in cantiere.

La società sembra comunque essere riuscita nell’obiettivo di svecchiare la rosa, comprando giovani difensori come Romagna, Miangue e Andreolli, che è un giovane difensore da circa 56 anni. In porta si punta forte sull’emergente Cragno, che per lo meno dovrebbe garantire minori problemi alla schiena per i palloni raccolti in rete rispetto all’esperto Rafael.

A centrocampo, Cigarini è arrivato in Sardegna e festeggia così il decimo tentativo di rilancio della sua carriera. L’ormai probabile, inaspettata partenza di Borriello lascia però un vuoto difficilmente colmabile: senza di lui a tenere alto il morale della rosa il sabato sera, si rischia seriamente la retrocessione.

Oggi giocherebbe così:

CHIEVO

Squadra che si salva non si cambia: con questa motivazione la società ha respinto la richiesta di pensionamento di metà della rosa, che avrebbe ampiamente raggiunto i requisiti. I giocatori sono sempre gli stessi da così tanti anni che il sindaco di Verona ha invitato in comune i due centrali per festeggiare le nozze d’argento.

Il copione di ogni stagione dei clivensi sembra essere sempre lo stesso: nei primi 4 mesi, i ragazzi di Maran macinano tantissimi punti e giocano un calcio così perfetto da essersi guadagnati il soprannome di “Pandoro meccanico”; nel girone di ritorno invece, il Chievo stacca totalmente la spina, al punto che lo scorso aprile la squadra è stata vista allenarsi con i braccioli.

Il mercato comunque è stato molto intelligente: Gaudino darà a Campedelli la possibilità di vantarsi al bar per aver preso un giocatore del Bayern Monaco, mentre Pucciarelli si alternerà con Inglese come badante di Pellissier.

Oggi giocherebbe così:

CROTONE

La permanenza in A ha portato a Crotone ancora più entusiasmo e una persistente puzza di fritto per via del cenone dei festeggiamenti. La salvezza però stavolta sembra più difficile, al punto che Nicola ha dovuto rilanciare la sua sfida, promettendo che in caso di salvezza vincerà il Giro d’Italia.

Il mercato del Crotone è stato infatti pressoché inesistente poiché tutto il budget è stato speso nella statua in oro massiccio dedicata a Falcinelli, uno dei protagonisti della scorsa stagione, insieme al presidente che ha preso Falcinelli e all’allenatore che ha fatto giocare Falcinelli.

Dalla Juventus è arrivato in prestito Mandragora reduce da un’annata piena di infortuni, rischiando seriamente di rimpiangerla. In attacco torna Budimir, dopo una stagione in panchina alla Sampdoria, passata cercando di alterare i valori cardiaci di Schick. Ma per riuscire a ripetere la miracolosa impresa dell’anno scorso, ai calabresi sembra mancare qualcosa: l’Empoli.

Oggi giocherebbe così:

FIORENTINA

Della Valle quest’anno ha deciso di smantellare la rosa, colpevole di essere arrivata dietro a una squadra che schierava Paletta, Zapata, Abate e De Sciglio in difesa. I tifosi che inizialmente lo accusavano di spendere poco, ora pare abbiano capito e lo stanno accusando di spendere anche male.

Corvino però è riuscito a portare a Firenze Eysseric, Zekhnini, Veretout e Hristov, segno che Pioli ha stilato la sua lista di desideri sul mercato quando aveva la tastiera rotta. Ma i tifosi sperano ancora in nuovi arrivi in ogni reparto, soprattutto nella proprietà, anche perché al momento l’obiettivo della stagione pare riuscire a schierare 11 calciatori a partita.

Comunque, in questo mercato una soddisfazione la Fiorentina se l’è tolta: cedere alla Juve Bernardeschi per 40 milioni, nonostante sia debilitato da una gastroenterite cronica.

Oggi giocherebbe così:

GENOA

Solita rivoluzione estiva in casa genoana, tanto che ormai nella sede del club è stata montata una porta girevole. Il Genoa aveva bisogno di forze fresche, in quanto rispetto all’anno scorso la squadra dovrebbe essere impegnata su più fronti: a Coppa Italia e girone di andata, Juric spera di poter aggiungere anche il girone di ritorno.

Nella scorsa stagione infatti i rossoblù hanno rischiato di retrocedere e la speranza di Preziosi è che gli innesti di Rosi, Zukanović e Spolli portino il Genoa a fallire in posizioni più alte in classifica, grazie all’esperienza in materia accumulata alla Roma.

Tra i nuovi arrivi spiccano soprattutto Bertolacci e Lapadula, il cui acquisto è la dimostrazione che non è vero che il Genoa rinforza il Milan cedendogli i suoi giocatori migliori, ma lo fa anche prendendone i peggiori. Quest’anno l’allenatore del Grifone darà la fascia a Perin. Più che altro per il ginocchio.

Oggi giocherebbe così:

INTER

Il miglior acquisto stagionale dell’Inter è stato senz’altro Spalletti, felice di poter allenare una squadra per la quale il secondo posto sarebbe un trionfo. La società ora è convinta che il mister possa lavorare sulla testa dei giocatori, possibilmente meglio di quanto non abbia fatto con la sua.

La campagna acquisti dei nerazzurri è stata meno faraonica di quanto ci si aspettasse, ma sono comunque arrivati giocatori solidi come Skriniar, Dalbert, Borja Valero e Vecino, oltre a Padelli che invece può essere definito un giocatore gassoso.

In particolare Vecino è stato preso per dare all’Inter quello che è sempre mancato: un passaporto uruguaiano non falsificato. Alla squadra però serve ancora qualcosa in difesa e, soprattutto, un vice Icardi, almeno a quanto dice Wanda Nara. Questo rinforzo potrebbe essere Schick, ma prima di tentare l’acquisto la società ha dovuto provvedere a cedere Biabiany, avendo un defibrillatore solo.

Oggi giocherebbe così:

JUVENTUS

I bianconeri vogliono ripartire dopo la delusione di Cardiff, cioè la scoperta che dopo 7 sconfitte in finale di Champions League non te ne viene assegnata una d’ufficio. Dopo la campagna acquisti sontuosa del 2016, quest’anno Marotta ha tenuto un profilo più basso, convinto che si possano fare figure di merda in finale anche spendendo meno.

Le perdite di Dani Alves e Bonucci hanno tolto esperienza, tecnica e qualcuno che menasse Dybala negli intervalli. Ciò nonostante, la difesa della Juve non pare troppo indebolita: è infatti finalmente scaduto il contratto di De Ceglie, anche se De Sciglio pare pronto a raccoglierne l’eredità.

Allegri dovrà anche scegliere chi affiancherà Chiellini, con Rugani e Benatia che non danno ancora garanzie e Barzagli che potrebbe voler conservare energie in vista dei Mondiali di bocce.  L’arrivo di Douglas Costa e Bernardeschi dà maggiori scelte sugli esterni e la possibilità di riportare Mandzukic al suo ruolo di centravanti per far rifiatare Higuain, che per entrare nella maglietta tende a stare in apnea.

Nonostante tutto, Allegri pare essere soddisfatto di quanto messo in mostra quest’estate: Ambra ha ancora un culo piuttosto tonico.

Oggi giocherebbe così:

LAZIO

C’è poco da dire sulla campagna acquisti della Lazio e se quel poco lo dice Lotito allora diventa complicato interpretarlo. L’estate dei biancocelesti è stata caratterizzata da molti elementi chiave che hanno chiesto di andarsene: Biglia, Keita, De Vrij e l’addetto a comprare ogni giorno la tinta bionda per Tare.

L’unica partenza di rilievo è stata però quella di Lucas Biglia, rimpiazzato da Lucas Leiva, mentre sono state finora rifiutate tutte le offerte per Keita Baldè Diao, perché è molto più difficile trovare un sostituto con lo stesso nome. Sono tornati alla base numerosi giocatori che Lotito aveva mandato in prestito l’anno scorso, in modo da poterli spacciare come nuovi acquisti a ogni estate.

In attacco è arrivato l’ecuadoriano Caicedo che può essere un ottimo vice-Immobile, perché l’unico che potrebbe fare più schifo di Djordjevic sarebbe Djordjevic con un anno in più.

Oggi giocherebbe così:

MILAN

I rossoneri hanno letteralmente rivoluzionato la rosa comprando una quantità incredibile giocatori per l’esigenza di rafforzare la squadra e di piazzare tutti i parenti di Donnarumma.

La società ha ricostruito la difesa, con l’acquisto di Bonucci e Musacchio, che con Romagnoli andranno a formare la BMR… MRB… vabbè, un’ottima difesa. L’arrivo di Conti ha dato grande fiducia all’ambiente e in particolare ai raccattapalle che non dovranno più sbattersi a cercare i palloni dopo i cross di Abate.

Calhanoglu, Silva, Kessié e Ricardo Rodriguez sono gli altri nomi che la dirigenza rossonera ha dovuto comprare per farsi perdonare l’arrivo di Borini. Dopo la sontuosa campagna acquisti, Montella sta lavorando per trovare il modulo giusto per schierare la squadra, soprattutto dopo che la Lega gli ha confermato che deve comunque schierarne solo 11.

In molti hanno però gettato ombre sulla situazione economica del Milan per via dei più di 100 milioni spesi: se Fassone avesse davvero avuto in mano così tanti soldi, li avrebbe certamente usati per una plastica facciale.

Oggi giocherebbe così:

NAPOLI

Il mercato del Napoli è stato piuttosto conservativo: è stato acquistato un solo ex calciatore dell’Empoli. L’undici titolare dovrebbe essere quello della scorsa stagione, ma i nuovi acquisti dell’estate 2016 come Rog e Maksimovic potrebbero trovare più spazio, nel senso che il mister potrebbe permettergli almeno di sedersi in panchina.

I giocatori hanno il vantaggio di conoscere già gli schemi e i metodi di Sarri, tanto che non fanno più nemmeno caso al drone che li segue fino in bagno.  La squadra ormai gioca a memoria, anche se ha un’altezza media così bassa che l’unico ad andare a saltare sui calci d’angolo sarà Reina. Giuntoli comunque è riuscito nell’obiettivo di rinforzare la panchina prendendo il francese Ounas per far rifiatare gli esterni d’attacco e Mario Rui per fare beneficienza.

Sarri si è detto fiducioso di poter fare un buon campionato, a patto che Milik resti sano, che il Napoli non giochi mai a pranzo e che in campo la temperatura atmosferica si mantenga intorno ai 25° con una umidità inferiore al 60%.

Oggi giocherebbe così:

ROMA

Alla Roma si è aperta una nuova era dopo che l’addio di Francesco Totti ha lasciato un grande vuoto all’Olimpico: il terzo seggiolino da sinistra della panchina.

Stanca dei continui secondi posti, la società ha deciso di intervenire sul mercato, cedendo alcuni dei suoi migliori giocatori. I soldi incassati dalla vendita di Rudiger, Paredes e Salah sono stati comunque subito reinvestiti: puntando tutto alla SNAI sul settimo scudetto di fila della Juventus.

Il nuovo allenatore Di Francesco è stato accolto con qualche scetticismo, ma bisogna ricordare che è riuscito a portare il Sassuolo in Europa League, quindi è probabile ci riesca anche con la Roma. Il suo 4-3-3 poi è uno schema già noto alla squadra, a patto che la smetta di chiedere di passarla a Berardi. Da non dimenticare che l’arrivo di Defrel consente di avere finalmente un vice Dzeko in grado di giocare più di 5 minuti a partita.

Oggi giocherebbe così:

SAMPDORIA

Obiettivi di quest’anno sono salvarsi e arrivare davanti al Genoa, la novità è che raggiungere il secondo obiettivo potrebbe non bastare per raggiungerli entrambi.

Dal Milan è arrivato Hadziosmanovic, richiesto dal Mister Giampaolo solo per vedere come lo chiamerà Ferrero. Sulla tenuta della difesa potrebbero pesare alcuni fattori come l’addio di Skriniar e il rinnovo di Regini.

Fra i blucerchiati sono comunque arrivati giocatori di talento come Caprari che permetterà a Giampaolo anche di cambiare modulo, e Gaston Ramirez che permetterà a Giampaolo di mandare in tribuna Ricky Alvarez. In particolare l’uruguaiano, che negli anni a Bologna aveva dato spettacolo favorito dall’assenza di Donadoni, è stato l’investimento estivo più importante di Ferrero, almeno se non consideriamo il cardiologo di Schick.

Oggi giocherebbe così:

SASSUOLO

Il presidente Squinzi è riuscito a mettere a tacere le voci che indicavano il Sassuolo come una filiale della Juve, dimostrando di essere anche una filiale della Roma.  Il nuovo allenatore Bucchi utilizzerà lo stesso modulo e gli stessi uomini di Di Francesco, per dare continuità al suo lavoro e per il mercato in entrata quasi nullo.

In difesa è arrivato Goldaniga, con il compito di spingere Acerbi e Cannavaro a stringere i denti anche quando sono acciaccati. In questa stagione, Berardi ha intenzione di togliersi la nomea di giocatore che le big vogliono ma non comprano mai, per diventare finalmente un giocatore che non vogliono neanche le squadre piccole.

La partenza di Defrel potrebbe essere un grande problema, soprattutto considerando che l’anno scorso la sua riserva era Matri. Da Crotone è però tornato un rigenerato Falcinelli, che durante la preparazione ha lavorato duramente per convincere il mister e per perdere la pronuncia aspirata.

Oggi giocherebbe così:

SPAL

La SPAL, scritta tutta in maiuscolo per via dell’altissima percentuale di tifosi che vota per il Movimento 5 Stelle, torna in Serie A dopo addirittura 49 anni, cosa resa evidente dai pantaloncini a zampa di elefante.

L’arrivo in Serie A ha portato a Ferrara un entusiasmo che non si vedeva dall’ultima giornata senza la nebbia, anche se la squadra è composta da così tanti giocatori in prestito che se vincesse lo Scudetto, dovrebbe dividerlo con altri 7 club.

Fra le fila della SPAL sono arrivati molti ex del Bologna come Oikonomou, Viviani e Rizzo. Non è da escludere negli ultimi giorni di mercato un tentativo per Eraldo Pecci.

In particolare l’arrivo del centrale greco, insieme a quello di Felipe, ha portato l’inserimento di “portiere della SPAL” tra i lavori usuranti. In attacco Paloschi cerca il rilancio dopo l’ultima stagione a Bergamo, talmente negativa che gli veniva preferito addirittura Petagna.

Oggi giocherebbe così:

TORINO

Il problema principale del Torino erano i troppi gol subiti, ma Mihajlovic si è già messo a lavoro per risolverlo, chiedendo la cessione del titolare Hart e, per sicurezza, anche del vice Padelli.

L’acquisto di N’Koulou poi dovrebbe garantire alla difesa la giusta solidità e ai quotidiani sportivi un’intera stagione di titoli spiritosi. Sulla trequarti è arrivato Berenguer, per cui Cairo ha superato l’offerta di de Laurentiis, ossia 12 €.

Il mister ha fortemente voluto Rincon, la cui antijuventinità è stata provata dai sei mesi coi bianconeri. Il venezuelano servirà per dare solidità a centrocampo e per impedire ai dirigenti delle altre squadre di avvicinarsi a Belotti. La permanenza del Gallo, nonostante offerte milionarie, è stato infatti il vero colpo del mercato granata: quello che è venuto al commercialista di Cairo.

Oggi giocherebbe così:

UDINESE

Lo scorso anno l’Udinese non ha venduto nessuno a squadre importanti, pertanto in questo campionato la formazione sarà la stessa, ma i giocatori scenderanno in campo con nomi nuovi. La società ha infatti centrato il suo obiettivo di non vendere nessuno dei suoi pezzi pregiati, aiutata dal fatto di non averne nessuno.

Dal mercato sono però arrivati Nuytinck, Bajic, Jaadi e Barak, ma chissà chi cazzo intendeva Del Neri.  Kone e Behrami sono stati prelevati dal Granada e dal Watford dopo due lunghe trattative che il presidente Pozzo ha chiuso con se stesso.

Per la fascia sinistra, dal Palermo è arrivato il giovane Pezzella che parlando in napoletano stretto ha nascosto il fatto di essere italiano, così come in attacco Lasagna grazie al nome Kevin. La coppia offensiva composta da lui e Thereau è una delle meglio assortite del campionato, con il francese che darà fisicità e l’ex Carpi che porterà tanti giochi di parole di merda sul suo cognome.

Oggi giocherebbe così:

VERONA

La campagna acquisti del Verona è stata segnata dal caso Cassano: l’addio del talento di Bari vecchia è stato assolutamente inaspettato, in particolare perché è arrivato nel giorno in cui a mensa c’era la pastasciutta.

La squadra non sembra ancora attrezzata per la serie A: Romulo, Heurtaux, Caceres e Souprayen, più che una linea difensiva paiono la ricetta che il medico sociale ha dato a Pazzini per combattere la pressione alta. Ma i gialloblù sono comunque la neopromossa dalla rosa più solida, che però è come dire di essere il cadavere col miglior colorito in un obitorio.

In difesa Caceres porterà tutta la sua esperienza, consigliando ai compagni di fare guidare un altro quando hanno bevuto.  Il centrocampo sarà quello dello scorso anno, anche perché mister Pecchia ci tiene a essere il centrocampista più forte della squadra. In attacco si rivede Cerci che, dopo aver provato senza successo a far parte di quelli che contano, ora prova a contare qualcosa fra quelli che partecipano.

Oggi giocherebbe così:

(testata: http://www.amazon.it)

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