Le 7 cose che non sapete sull’All Star Weekend NBA
- La prima edizione dell’All Star Game risale al 1951 quando i dirigenti NBA pensarono “Non male questo garbage time, facciamolo durare 48 minuti”.
- Nel 1993 la sede dell’All Star Game fu Salt Lake City, nello Utah. Le due squadre andarono ai supplementari perché tanto fuori dall’arena non c’era un cazzo da fare.
- Le gare dell’All Star Weekend furono introdotte negli anni 80 per aumentare la spettacolarità dell’evento e dare la possibilità ai giocatori di sfoggiare abiti di merda a bordo campo.
- Insieme a Bob Pettit, Kobe Bryant è il giocatore che ha vinto più premi di MVP della partita (4): in un caso vinse in coppia con Shaquille, negli altri tre in coppia col proprio ego.
- Quest’anno, Russell Westbrook potrebbe essere il primo giocatore della storia a vincere per la terza volta consecutiva il premio di MVP. A meno che non decida di sparare tutti i palloni in faccia a Durant.
- Dal 2015, la sfida Rising Stars Challenge si disputa fra Usa e Resto del Mondo, con la squadra americana che prova a portare la democrazia nel team avversario.
- A partire da questa edizione il voto dei tifosi risulta meno determinante per formare i quintetti base. Una scelta scaturita dal fatto che l’anno scorso nei primi cinque ci era finito Di Maio.
(immagine: http://www.nbarevolution.com/)
La redazione di Unfair Play, contro lo sport più ostinato.
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