Bentornato Bologna

Dopo un anno di purgatorio in Serie B, una delle squadre più titolate d’Italia ritorna in Serie A e Unfair Play vuole renderle omaggio.

 

Il Bologna Football Club nasce nel 1909 in una birreria della città grazie all’idea di un ragazzo di origine Boema, che a quanto si narra, venne in breve allontanato per la sua assurda insistenza nel giocare con un fantomatico 4-3-3, la difesa altissima e per le continue accuse rivolte agli avversari di fare uso di doping.

Doping che ritornerà d’attualità a Bologna molti anni dopo, quando nel 1964 cinque giocatori rossoblù vennero accusati di fare uso di droghe, dopo aver giurato di aver visto un arbitro fischiare un rigore inesistente a loro favore in una partita contro la Juve.

Scagionati dalle controanalisi, vinsero poi lo scudetto grazie ad un memorabile spareggio contro l’Inter, che a quei tempi ebbe la convinzione di non poter perdere il tricolore in modo più assurdo. Poi arrivò Gresko, ma questa è un’altra storia.

Parlando della accesa rivalità con i neroazzurri di Milano, è piuttosto curioso notare come il Bologna sia stata la prima squadra italiana a vincere una coppa internazionale, mentre ad oggi l’Inter risulta essere l’ultima squadra straniera ad essere riuscita nell’impresa.

Il Bologna ha nel suo palmarès ben 7 Scudetti e 2 Coppe Italia, ma ha passato anche periodi brutti dovuti al calcioscommesse e a diverse retrocessioni, tanto che per ben 2 volte i rossoblù si videro costretti a giocare in serie C.

Nel 1983 a riportarla in B ci pensò Fausto Brizzi, imprenditore di dubbia fama, quando questa veniva ancora considerata una caratteristica negativa.

Nel 1993 invece la risalita avvenne grazie a Giuseppe Gazzoni Frascara, Cavaliere, quando possedere questo titolo era ancora considerato una caratteristica positiva.

Dopo alcune buone annate in serie A, nel 2005 il Bologna torna a retrocedere perdendo lo spareggio con il Parma, ma soprattutto a causa di Calciopoli. Infatti, mentre Fiorentina e Lazio, che lottavano con i rossoblù per salvarsi, vengono duramente punite con delle penalizzazioni, il Bologna questa volta viene retrocesso, con l’accusa infamante di non essere coinvolto nello scandalo.

A questo punto Gazzoni abbandona e i rossoblù vengono acquistati dagli imprenditori bolognesi più disparati, che nella maggior parte dei casi erano anche i più disperati. Almeno fino allo scorso anno, nel quale Joe Tacopina, grazie ai soldi di Joey Saputo, compra la squadra sull’orlo del fallimento, lasciando così la Roma per perdere i campionati con una squadra tutta sua.

Idoli incontrastati dei tifosi del Bologna furono Renato Dall’Ara, morto di infarto a 72 anni, Giacomo Bulgarelli morto di una brutta malattia a 68 anni e Lucio Dalla morto di infarto a 68 anni. Altro grandissimo simbolo dei felsinei è Gianni Morandi che però, alla soglia dei 70 anni e dopo una gara contro il Napoli, inspiegabilmente usò parole di fuoco contro i suoi tifosi, che oggi non lo apprezzano più così tanto.

Insomma, da ieri sera, grazie a Delio Rossi è tornata in serie A “la squadra che tremare il mondo fa”. In particolare a tremare pare sia Adem Ljajić, ma anche questa è un’altra storia.

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