ATP WORLD TOUR 2015
La stagione tennistica entra nel vivo, scopriamo i protagonisti. Che poi sono gli stessi dal 2005 ad oggi. Chi vincerà a Roma, Parigi e Londra? Djokovic.
***
NOVAK DJOKOVIC (Belgrado, 22 maggio1987)
Djokovic è l’attuale numero 1 della classifica mondiale ATP. Il fatto che sia diventato numero 1 indiscusso dopo il calo di Nadal e Federer non deve trarre in inganno: è veramente un gradino sotto quei due.
Il suo inizio di stagione è mostruoso: le cose gli girano talmente bene che parte favorito anche nel lancio della monetina.
Il suo gioco fisico è chiamato “hit & run”, per distinguerlo dal tennis. Il colpo migliore è la risposta al servizio, ma negli anni ha migliorato anche tutto il repertorio: ad esempio, la voleé con cui ha perso da Wawrinka in Australia nel 2014, è uscita solo di 5 metri.
ROGER FEDERER (Basilea, 8 Agosto 1981)
È il numero 2 del mondo, nonché il più anziano tra i primi 50. Al contrario degli altri top, il suo tennis è molto vario: riesce ad andare in difficoltà con ogni tipo di giocatore.
Da molti è considerato il miglior tennista della storia, da altri uno dei più forti. E poi ci sono quelli che lo considerano soltanto Dio.
Tanti definiscono Federer perfetto: Wawrinka lo considera un perfetto compagno di Davis, Mirka un perfetto marito, Nadal un perfetto allenamento.
Proprio Nadal è il tennista che ha maggiormente limitato le vittorie di Federer, che ci ha perso praticamente sempre: in pochi ricordano la sorprendente prima sconfitta, quando Nadal, 5 anni più giovane, uscì dalla pancia della madre prima dello svizzero.
RAFAEL NADAL (Manacor, 3 giugno 1986)
Attualmente è il numero 3 del mondo, ma sulla terra è il migliore di sempre, superando gente come Bruguera, Moyà e Muster.
Da sempre è stato soggetto a infortuni che ne hanno limitato la carriera: ginocchio, schiena, Djokovic.
Il suo gioco è basato sulla corsa esasperata e sul dritto in top spin, con cui mette a segno la maggior parte dei punti che non siano errori avversari.
Spesso si fa ironia sui suoi rituali prima di ogni punto: si tocca la spalla, si tocca il naso, poi ancora la spalla, batte Federer, poi ancora il naso, si aggiusta i pantaloncini e batte di nuovo Federer.
Quest’anno, secondo i pessimisti, non sta trovando la continuità per mettere a punto il suo gioco su terra mentre, secondo gli ottimisti, ha trovato la continuità che ha avuto spesso sulle altre superfici.
ANDREW BARRON MURRAY (Glasgow, 15 maggio 1987)
È il quarto dei fab four, quello che ha vinto meno degli altri, ma molto più del resto della classifica atp messa assieme.
Nel circuito è famosa la sua amicizia con Djokovic, nato una settimana esatta dopo di lui. Quella è stata l’ultima volta che ha preceduto il serbo in qualcosa.
È stato il primo inglese a vincere Wimbledon dopo 76 anni, il primo inglese a vincere uno slam dopo 36 anni, il primo inglese a vincere le Olimpiadi dopo un secolo e il primo scozzese a perdere 4 finali slam di seguito.
A volte è stato criticato per avere avuto la madre come unica allenatrice per anni. Ha stupito tutti dimostrando di poter vincere anche così. Affiancandole un allenatore vero.
FABIO FOGNINI (Sanremo, 24 maggio 1987)
Grinta, rabbia agonistica e serietà. Questo è quello che manca a Fognini per diventare un giocatore di tennis.
Se fosse uno studente, il professore direbbe “è intelligente, ma non si applica”. Il problema è che Fognini non lo è. Né si applica.
È uno dei 3 tennisti ad aver battuto Nadal 2 volte di fila sul rosso, impresa che non è mai riuscita nemmeno a Federer. Per dire quanto sia poco competitivo lo spagnolo quest’anno.
È anche il primo italiano ad aver vinto un torneo 500. Quella settimana quelli forti erano impegnati in un 1000.
Da qualche mese ha trovato la sua condizione ideale: fidanzato di una giocatrice più forte e titolata di lui.
Da ragazzino era chiamato “il Fenomeno”, poi “Nadal”, a causa dei risultati delle tac al ginocchio.
Adesso segue il campionato di calcio. Ma non è Varriale.
Come tutti i vecchi, corre per sentirsi giovane.
Google+
Facebook
Wordpress