MotoGP 2015
Il motomondiale 2015 sta per iniziare e Unfair Play non poteva farvi mancare una biografia dei protagonisti della classe regina.
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MARC MARQUEZ – HONDA HRC REPSOL
E’ un talento puro, guida la moto migliore, vince e sorride sempre. Inspiegabilmente.
Sta seguendo le orme del suo idolo Valentino Rossi in tutto e per tutto, tanto che i suoi conti correnti sono già monitorati dalla finanza spagnola.
E’ così dominante che per rendere il campionato più interessante la Dorna ha ipotizzato di farlo correre bendato, proposta poi bocciata dopo aver verificato le condizioni del cane guida alla fine del primo test.
DANIEL PEDROSA – HONDA HRC REPSOL
E’ talmente sfortunato da non poter neppure essere considerato l’eterno secondo del mondiale, visto che ormai quando gli va bene arriva terzo.
Nel suo palmarès ha due mondiali in classe 250 ed uno in 125, ma tutti lo ricordano in MotoGP per essere quello che a pari moto le ha prese pure da Hayden.
Con le Ducati che sembrano in palla, ora sono quattro le moto inferiori che possono arrivargli davanti.
JORGE LORENZO – YAMAHA RACING MOVISTAR
Maiorchino, noto per i molti soprannomi, “porfuera”, “martillo”, “mantequilla”, per gli appassionati resta comunque “quel rompipalle che si lamenta quando si fanno due sportellate”.
Dopo un successo è solito piantare una bandiera con il suo logo in segno di conquista, gesto che pare non essere molto apprezzato dalle ragazze che ha frequentato.
Per alcuni è il principale rivale di Marquez per il titolo, per i più saggi quello di Rossi per il secondo posto.
VALENTINO ROSSI – YAMAHA RACING MOVISTAR
Nel motomondiale da quasi vent’anni, oltre che per le tante vittorie, è noto anche per alcuni episodi particolarmente comici. Fra questi si ricordano il giro d’onore con la “Claudia Schiffer” gonfiabile del 1997, Il finto sponsor “polleria Osvaldo” del 1999 e il passaggio in Ducati del 2011.
A detta dei più questo potrebbe essere il suo ultimo mondiale, al termine del quale, secondo indiscrezioni, svelerà a Marc Marquez di essere suo padre.
ANDREA DOVIZIOSO – DUCATI TEAM
Uno dei pochi piloti della storia ad aver vinto almeno una gara in tutte le categorie in cui ha gareggiato. L’unico se consideriamo quelli privi di talento.
Da molti è considerato l’erede di Max Biaggi, forse per lo stile di guida pulito, ma più probabilmente per la convinzione che non vincerà mai un mondiale di MotoGP.
Quest’anno la Ducati sembra andare forte e Dovi può aiutarla: si dice conosca dei piloti bravi.
ANDREA IANNONE – DUCATI TEAM
Non ha mai vinto un mondiale e non è mai salito sul podio in MotoGP e queste erano le caratteristiche richieste per poter essere la seconda guida di Dovizioso in Ducati.
Da molti è considerato il nuovo Simoncelli e la cosa sicuramente non lo aiuta, costringendolo a correre costantemente con una sola mano sul manubrio.
Sbaglia tanto, ma per troppa foga. Così lo ricorda affettuosamente la sua ex maestra di Italiano.
Alla domanda su chi ha ispirato maggiormente la sua giovinezza risponde con Michael Jordan, Wayne Rainey e Gilles Villeneuve, ma solo perché Moana ci ha lasciato troppo presto. Nel 2008 ottenne il giro veloce sul circuito Ikea in 4’ e 32’’, sostenuto dagli applausi scroscianti dei presenti e dagli insulti della moglie.
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