Borussia Dortmund – Juventus

Dopo il 2-1 dell’andata, Juventus e Borussia si ritrovano a Dortmund con la qualificazione ancora in bilico. La rifinitura è servita ai due tecnici per sciogliere gli ultimi dubbi: se schierare la difesa a 3 o a 4 Allegri, se scolarsi due medie o un boccale da litro Klopp. Il tecnico bianconero si è detto convinto che la partita non sarebbe finita 0 a 0, confermando indirettamente l’intenzione di schierare Bonucci. Per Klopp invece “Battere una formazione italiana alla quale basta un pareggio è la sfida più difficile che c’è nel calcio”. A meno che quella formazione non sia l’Inter.

Allo stadio tutto è al posto giusto per garantire un grande spettacolo: tifosi colorati e rumorosi sugli spalti, grandi giocatori in campo, Immobile e Matri in panchina. I supporter tedeschi cercano di spaventare la Juventus ricordando la finale del 1997, quelli italiani ricordando le vacanze delle loro fidanzate in Italia.

I bianconeri partono subito forte: nemmeno il tempo di pronunciare Westfalenstadion e Tevez porta in vantaggio la sua squadra, con un tiro di quelli che più mettono in difficoltà Weidenfeller: nello specchio della porta. Preso dall’entusiasmo, ci prova dalla distanza anche Lichtsteiner, ma il portiere tedesco dimostra di avere ancora una dignità. Dopo meno di mezz’ora infortunio muscolare per Pogba: entra Barzagli e Allegri passa alla difesa a tre, dopo aver valutato per un attimo il portiere a due, con l’ingresso di Storari.

Nella ripresa ci si aspetta un arrembaggio della squadra tedesca, ma i gialloneri non riescono a sfondare sulle fasce, dove Sokratis sa una cosa sola, cioè di non saper giocare. La Juventus prende campo ed ha due grandi occasioni con Morata, mai marcato da Hummels, convinto che si tratti di un giovane raccattapalle. Ma il goal è nell’aria: Tevez scatta in posizione regolare e serve lo spagnolo per il tap-in del raddoppio, mentre i centrali del Borussia si girano verso il guardalinee chiedendo lumi sulla regola del fuorigioco. Ormai è dominio bianconero: Pereyra spacca in due il centrocampo del Borussia e farebbe lo stesso con la difesa, se solo i tedeschi ne avessero una, palla per Tevez, che chiude definitivamente il match. Gli ultimi minuti servono solo per rivedere in Champions Alessandro Matri e Simone Pepe, tanto per umiliare ancora di più il Dortmund.

La Juventus vola dunque ai quarti di finale e spera in un sorteggio favorevole, magari per un quarto contro il Monaco, che è poi la stessa speranza dei tifosi del Principato.

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